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Vento divino.

>Trovato un tempio dedicato alle divinità cadute (che nella campagna che conduco sono quelle del pantheon standard di D&D), Aragor , paladino di Heironeus proveniente da quel lontano passato, si prostra davanti all’altare del suo dio consunto dal tempo e intona una breve preghiera.
Subito un raggio di luce, passando attraverso una scheggia di vetro rosso della vetrata, si posa sulla sua mano e sembra compiersi il miracolo che io, da master (seduto dando la schiena alla finestra, ricordatevelo Wink), descrivo nella maniera più epica che mi venga al momento.
Ed è proprio nell’istante in cui la descrizione giunge al suo apice, una folata di vento fa spalancare la finestra alle mie spalle, il vento turbina nella stanza spostando le schede e le tende svolazzano in maniera spettrale. Poi tutto si placano.
Io e i miei giocatori ci siamo guardati allibiti: non avrei mai creduto che essere DM mi potesse conferire poteri simili!

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