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Vana speranza

Il nostro party, ancora in esplorazione del dungeon, si appresta ad andare a recuperare una torcia rimasta sul fondo di una caverna di cui l’unico accesso è in alto.
Con un sistema di due ascensori a carrucola e contrappeso, scendiamo con il primo ascensore fino alla sua fine (che poi è anche l’inizio del secondo).
Ovviamente c’è un problema: il sistema di salita del secondo ascensore si è guastato, quindi tale ascensore va giù piano ma risale a velocità inaudita.
Il potente mago Elvymir (io) si propone per andare giù ed effettuare il recupero.
Quando sta per tornare su, da l’ordine al suo falco (rimasto su) di sganciare la leva per farlo risalire.
Purtroppo, nella salita ad ultra velocità fallsce l’ultima prova di forza per rimanere aggrappato all’ascensore.
DM: fai una prova di forza
IO: *roll* 12
DM:un’altra
IO: *roll* 16
DM:l’ultima
IO: *roll*8
DM: ok, sei riuscito a resistere nonostante…
IO: ehm, mi sono dimenticato di quel risucchio alla forza di 5: ho un -3
DM: proprio quando l’ascensore è arrivato in cima, tu cadi
IO: provo a lanciare caduta morbida
DM: (dopo i vari tiri di concentrazione) riesci ad atterrare incolume un secondo prima di sfracellarti
Nel frattempo, il party si è gustato la scena,e Padre Thared, il chierico che una volta per sbaglio ho spinto nelle fiamme, urla con un po’ di speranza:
PADRE THARED : SEI MORTO?
ELVYMIR : QUASI
dopo qualche secondo
ELVYMIR: LANCIATEMI UNA CORDA
PADRE THARED (rivolto al paladino): lanciagli quella con il RAMPINO!

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