A Lucca Games del 2006 presentavano l'”ambientazione dinamica” Empyrea, sostanzialmente un clone spudorato di Planescape all’italiota, nel disperato tentativo di bissare l’effimero successo di Nephandum. Di certo la non eccelsa qualità del master della nostra partita di prova (e la trama della stessa) non contribuì a farci partire con il piede giusto…
DM: “E quindi siete in quest’altro mondo, che lo vedete dalle monete che vi han dato di resto, insomma le monete sono diverse dalle vostre, con altre figure coniate.”
Suzaku (PG pregenerato immemore): “Spero solo che le accettino tutti, le nostre monete…”
Lavos-D, con un mezzorco barbaro pregenerato armato di spadone, ha un’idea in merito.
“Permetti? Moneta loro – moneta nostra *mima di poggiarle sul tavolo* – pomo della spada”
*SBRANG!* *SBRANG!*
E, fingendo di prendere tra le dite due monete ridotte a dischi spiaccicati,
“Vedi? Ora sono identiche!”