Scena: Il party, giunto ormai agli epici dopo anni di gioco, è chiamato ad affrontare l’ennesima sfida del Destino. Devono recuperare un seme, distruzione -vedi incantesimi epici-, necessario per sviluppare un incantesimo che li porterà ad avicinarsi alla fine della loro infinita quest. Il bardo del gruppo ha recuperato le informazioni necessarie sull’ unico possessore del seme e le espone al gruppo.
“Bene ragazzi, ho sentito parlare di un tizio che ha l’occorrente per sviluppare l’incantesimo: è un druido, non conosco il nome, so solo che si fa chiamare ‘il viscerato’. Di lui si sa poco, se non che è oltremodo potente e il luogo dove si trova…” Segue spiegazione geografica del luogo in cui si trova, palude mefitica piena di miasmi.
“Sticazz, io già ci devo mettere i p.e., cioè volevo dire, le mie energie per sviluppare questo incantesimo: con il cavolo che vado pure a rischiare la pellaccia in un luogo simile! Ci andrà qualcun altro, magari il nostro barbaro: resistente ai miasmi, e se il tipo non vuole sganciare, verrà gentilmente affettato dal nostro Burgo”
con sorriso da perfetto idiota “Bongo distrugge!!” [il suo PG non sa ancora bene come si chiama, compatitelo..]
imbarazzato “Ehm..adesso che ci penso, non è molto saggio farlo..vedete, non vi ho detto tutto..il Viscerato è araldo della sua divinità su questo mondo, quindi capite bene che è un suicidio”
I musi si allungano, tutti sono sconfortati dalla difficoltà della missione: nessuno vuole rischiare la pellaccia, chi per un motivo (Burgo, “ho appena ottenuto uno spadone mercuriale +4, col ca**o che la rischio!”) o chi per l’altro (Mago “Sono elfo io, voglio viverli i miei 300 anni rimanenti! in più ci smeno un trozzo di p.e.!!” o bardo “sono inutile, i bardi non vengono presi sul serio se minacciano, cosa che non voglio fare!”)
Nel frattempo arriva Nember, mezzelfo druido NB, arrivato in ritardo.
“allora ragazzi, che succede? Trovato il seme?”
“Bè si, ce l’ha un druido..” e farfugliano qualcosa di incomprensibile
tutto allegro “Bene un druido! un altro amico della natura!”
“bè si diciamo così…insomma, diciamo che…per cui a questo punto..insomma..”
Arriva il colpo di genio del bardo, laido fino al midollo “pensavamo potessi andarci tu, d’altronde tra druidi vi intendete bene: sai che noi e la natura non andiamo molto d’accordo”
“Effettivamente.. .Burgo voleva andare alle olimpiadi di taglio dell’albero” *occhiataccia a suo danno*
“Va bene, andrò io.. Come si chiama stò qui?”
evasivo “Non lo sappiamo molto bene..Il Viscerato mi pare…perchè ha un amore viscerale per la natura!!”
Druido, senza sospettare “Ok, vado io! Mago, faresti un teletrasporto per mandarmi direttamente là? Che ho i piedi stanchi!”
fa l’incantesimo senza fiatare… quando il druido va commenta “Mi sa che non lo rivedremo tanto presto… almeno non vedrà i miasmi… Speriamo bene..”
Segue descrizione master nuovo ambiente “Ti ritrovi in un ambiente discreto, una caverna molto umida piena di muschi e licheni. Alcuni strani isetti illuminano fiocamente l’atmosfera, null’altro. Che fai?”
“VISCERATOOOO!!! Sei in casa? Che la gloria di Elhonna guidi il tuo cammino e che Obad-Hai faccia crescere in te la rigogliosa pianta della vita eterna!”
“Un tuono scuote l’aria, e compare davanti a te una figura umanoide, parzialmente ammuffita, dai contorni immondi; gli occhi, pieni di pus e cataratte, ti scrutano maligni; Indossa un’armatura di viscere che si contorcono sulla sua pelle verdastra, coperta in parte da una pelle d’orso; noti che porta una scarpa e una pantofola di coniglio, ti rendi conto subito che erano animali veri, e non sintetici”
“Chi osa disturbare l’araldo della natura morente, il rinnegato delle terre corrotte del Managh? Chi nomina i decrepiti dei della vita, che nella vita trovano la loro debolezza? Chi disturba dalle sue occupazioni me, il sommo conoscitore dei segreti della putrescenza?”
con la cacarella andante, balbettando “I-io..cioè un altro tipo..volevo..insomma..”
con tono malvagio “TU! puzzi di vivo! Come osi parlarmi! Dimmi che vuoi, così poii morirai sereno!”
cercando di sviare il discorso “Ehm..volevo..volevo complimentarmi con voi per la vostra pelliccia! gran bella pelliccia! Dove l’avete presa? Alla Grotta di Merlino fashion&T-shirts?”
O_o’ riavutosi “Questa pellliccia fu mio padre: maestro dell’ ordine dei druidi, che osò rimproverarmi!”
“Ah..cioè, il potente nardim era vostro padre..? E l’avete ucciso..?” -Paura!!
“Comunque volevo fare i complimenti anche per la babbuccia..da quel tocco noir che ci stà proprio bene!”
“Quella era mia madre: mai proibire a un rinnegato neutrale malvagio di rubare i biscotti dal portabiscotti quando ha fame..”
sottovoce “Ma chi me l’ha fatto fare…” ad alta voce “Partitina a poker?”
Dopo di questo il gruppo non seppe più niente del loro compagno; c’è chi narra, come il suio compagno bardo [la racconta per pararsi il cul*], che lui non è morto, stà solo finendo quella partita a poker, che dura ormai da diverso tempo..