Il tempo di gioco e altri misteri
Belfagor (stregone): master, visto che è un mese che non giochiamo, ho recuperato qualche punto ferita?
Belfagor (stregone): master, visto che è un mese che non giochiamo, ho recuperato qualche punto ferita?
Belfagor (stregone) fa la conoscenza di Nibel Galla (ranger). Belfagor: tu sei un ranger, vero? Nibel Galla: si Belfagor: ma sei verde, giallo, rosso… Nibel: sono un ranger, non un Power Ranger! Belfagor: ok, non ti agitare. Se non vuoi rispondermi è chiaro che sei quello rosa!
Con ser Landok Feras (elfo guerriero) impegnato nella guerra tra giganti e l’esercito oscuro, si decide per la creazione di un personaggio “sostitutivo”. Belfagor, valoroso stregone che ha passato la sua prima sessione di gioco in mutande, riverso nella neve. Nel background figurano: anemia del sangue che lo porta a svenire dopo ogni sforzo fisico di una certa entità (quindi è KO ogni azione), 4 fratelli di cui uno pazzo (attendiamo il peggio per il futuro), una mamma… Belfagor: …e mio padre? E’ vivo? E’ ricco? roll*1 Master: tuo padre è morto dandoti alla luce
Almo, guerriero nano, si è allontanato sfortunatamente dal gruppo mentre esploravano una fortezza abitata da Yttoponz, il malvagio stregone Illithid. Solo e abbandonato, ha anche la notevole “fortuna” di ritrovarsi proprio faccia a faccia con il cattivone di turno. Dopo alcuni round di combattimento, in cui ad un’infinita sfilza di colpi andati a vuoto del guerriero e un’altrettanto lunga sequela di colpi assestati dallo stregone, il master si appresta ad effettuare l’ennesimo tiro DM(tira i dadi, rimane in silenzio per alcuni secondi e senza alzare lo sguardo dice) …6 Almo: 6 cosa? DM: sei morto
La campagna “parallela” prevede un incontro al Vertice nella Torre dell’alta Stregoneria in cui dovrà partecipare anche Cesar (evocatore) per rendere conto delle sue azioni malvagie. Master: stasera è la serata di Cesar, quello che dirà potrà cambiare il destino della campagna. Tonfo: per questo mi sono portato da leggere!
Nel solito misterioso labirinto il gruppo si ritrova in quella che inequivocabilmente è la stanza di un mago. Esplorando, il buon Valtor scopre con comprensibile stupore che la stanza apparteneva al famosissimo stregone John Holmes, famoso in tutte le terre conosciute per la sua “verga magica”. Ma niente è questo stupore se confrontato a quello provato nello sfogliare un misterioso libro che conteneva dei piccoli ritratti di tutti i più famosi maghi mai esistiti. Lo stregone Holmes occupava infatti il paginone centrale. Completamente nudo.