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Capitolo III

Sommersi dalla polvere accumulatasi durante i cinque anni di completo abbandono, i nostri eroi si predispongono a passare la notte nelle rispettive abitazioni. Unico disturbo del riposo, l’insistente litania di Caramon che cerca di convincere Tika a passare la notte con lui. Tentativo che non avrà successo causa: a) il fratello Raistlin che non vuole b) Tika che, in barba a tanga e moine, sostiene di non essere pronta o, in alternativa, di essere troppo giovane. Il risveglio è però funestato da un pressante quesito che sconvolge il gruppo: “Qual’è la differenza tra asino, somaro e ciuco? E soprattutto, che ruolo ha il cavallo in tutto questo?” La discussione, che coinvolge tutti durante la colazione, si fa particolarmente accesa e… Leggi tutto »Capitolo III

Capitolo IV

Dopo un po’ di tempo e non senza qualche difficoltà, il portentoso unicorno riesce a far capire alla compagnia che l’Essere Supremo (chiunque sia) desiderava che essi varcassero le montagne Eastwall, attraversando le pianure della Polvere fino alla lontana città di Xak Tasaroth, situata in mezzo alle Terre Maledette. “Là troverete il più grande di tutti i tesori” pone l’animale a ciliegina sulla torta. Tale viaggio avrebbe anche dovuto compiersi, per misteriosi motivi, entro due giorni. Frastornati e sempre più in balia degli eventi, i nostri eroi si accingono a partire in groppa ad uno stormo di Pegasi. Ma poco potranno raccontare del meraviglioso volo, poiché tutti, stranamente, cadono in un sonno profondo… Svegliati di soprassalto, si trovano ai piedi… Leggi tutto »Capitolo IV

Capitolo V

Purtroppo per i nostri eroi, i tizi incappucciati hanno la misteriosa abitudine di lanciare l’incantesimo “ragnatela” ogni tot di tempo lungo i bordi delle strade che percorrono. Completamente invischiati dalla viscida sostanza, il gruppo sostiene un lungo e sostanzialmente surreale interrogatorio. Gli esseri, che insistono a nascondere il viso nei loro cappucci, nonostante tutti i presenti li abbiano riconosciuti quali famigerati draconici, dichiarano di essere anche loro alla ricerca di un misterioso bastone che è stato trafugato da un loro tempio da un ladro. Preso da parte Riverwind, i nostri eroi gli chiedono di nuovo dove diavolo ha trovato il bastone che sta portando adesso Goldmoon. Offeso nell’amor proprio Riverwind sostiene fiero di essere sicurissimo di non averlo rubato… o… Leggi tutto »Capitolo V

Capitolo VII

  Abbandonato il fumante villaggio, i nostri percorsero poche centinaia di metri quando si trovarono di fronte ad uno strettissimo passaggio. Lì furono costretti ad abbandonare carro ed alci e proseguire a piedi, il loro tragitto illuminato dalla bianca luce della luna Solinari. Dopo un ulteriore breve tragitto, Sturm avvisò i compagni di aver notato un bianco sentiero stagliarsi tra le ombre, invitandoli a percorrerlo. Tale dichiarazione di Sturm venne, in un primo momento, poco considerata dagli altri avventurieri, oramai avvezzi alle visioni di cose generalmente bianche che il guerriero tendeva ad avere da qualche giorno. Successivamente, però, il gruppo decideva di intraprendere questa nuova via, incuriositi anche dal fatto che, per quanto essi si stessero già dirigendo ad est,… Leggi tutto »Capitolo VII

Capitolo VIII

  Parve loro di aver fatto solo pochi passi, quando da dei cespugli che nessuno aveva notato, in quanto altamente improbabili in una palude, spuntarono fuori altri draconici! Ma questi erano decisamente più furbi degli altri… Addormentato infatti con un incantesimo sia Raistlin che Tasslehoff, procedevano a immobilizzare anche Caramon grazie alla consueta “Ragnatela”, stavolta lanciata ad oc. Sturm, chiamati a se gli spiriti dei padri, dei nonni e anche di qualcun altro che non c’entrava niente, ma passava di lì in quel momento, lanciò il suo possente urlo di battaglia “Ost Minerus…ehm… Mas… uhm no… ok… L’Onore è La Mia Vita!” e caricò a testa bassa le turpi creature. Peccato che tale sfoggio di indubbia virilità fosse costretto ad… Leggi tutto »Capitolo VIII

Ottimismo

Il gruppo è appena entrato in una oscura stanza dove giacciono, abbandonate, migliaia di urne contenenti cenere e ossa carbonizzate. Tutti i personaggi studiano le proprie abilità alla ricerca di qualcosa che li possa portare ad avere qualche informazione in più. Alla fine Duncan dichiara: “Faccio una prova su ‘Guarire’ può servire?” ed Ishan serio, osservando i cumuli dei poveri resti: “Ottimista…”

Fuoco

Esplorando delle misteriose statue portanti degli enormi bracieri (di forma fallica, ma questa è un’altra storia), il DM spiega gratuitamente che “un tempo i bracieri dovevano essere stati accesi”, al che gli avventurieri incuriositi domandano “Cosa c’è dentro?” e il Diemme furbo “Frammenti di fuoco!”

Muri

Il gruppo apre l’ennesima porta ed il DM descrive:”La stanza misura 2 metri per 2, ma voi non potete vederlo perché subito dopo la porta che avete aperto vi si para davanti un enorme muro di mattoni…”

Vicinanza

Una sorta di capo-sciamano di una tribù di fuggiaschi sogna i nostri eroi in procinto di affrontare un golem bronzeo nei pressi di una remota e sconosciuta torre. I nostri, consci di una non si sa quale importanza del sogno, si spremono le meningi nel tentativo di capire dove si possa trovare cotal torre. Finché ad uno di loro non viene l’idea di domandare informazioni agli stessi fuggiaschi. Vengono così a sapere che la supposta sconosciuta e remota torre si trovava in realtà a soli 5 chilometri dal loro nascondiglio ed era conosciuta ai più.