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paladino

Che i nuovi eroi non siano bardi!

Stanco di narrare, Psicopatic cede lo scettro del potere al prode Fabio ed immediatamente inizia la creazione dei nuovi eroi. Il novello master chiarisce immediatamente la propria posizione: “personaggi ingestibili avranno vita breve, i bardi non avranno proprio vita!” Il gruppo decide di sfidare la sorte e rifiutati i punteggi offerti e tirare i propri dadi,  mostrando al mondo la propria fortuna e decidendo in fine di percorrere la saggia via proposta dal DM. Ricordiamo una citazione: “oh la miseria! ma io vi dò i punti!!” Vediamo quindi sorgere Thanquol Merluzzo, glorioso veggente  e Bard, paladino della libertà. Purtroppo le idee sono tante e si concretizzano nella proposta d’un bardo-paladino…. Psico: “Farei un bardo con ascia e martello! come può… Leggi tutto »Che i nuovi eroi non siano bardi!

Le voci nella mia testa.

Il master non c’è e si sà, i giocatori non sanno trattenersi. Da questa micidiale combinazione ne risulta una partita improvvisata, che inizia nel migliore dei modi. Il gruppo di valorosi stà scortando una carovana lungo una strada in pianura, unico ostacolo la nebbia. La visione è impedita, ma gli eroi possono contare sul proprio udito. Con un risultato alquanto fallimentare: solo il ranger riesce ad udire le voci dei goblin. Ranger: “dico a tutti che sento delle voci” Paladino (con sguardo fisso nel vuoto) :”le senti anche tu?” DM:”benissimo, ora i mercanti iniziano a sospettare che tu abbia delle turbe psichiche.” Monaco:”ma noi le abbiamo! “ Al discorso segue l’ultima replica dell’ impassibile paladino (con sguardo sempre più vacuo… Leggi tutto »Le voci nella mia testa.

Master's Tales

Poteri Divini

Il paladino Iffoffo è definitivamente passato a miglior vita. Il giocatore che lo impersonava, dopo aver abilmente convinto il Diemme, riesce ad ottenere la possibilità di creare un personaggio con il medesimo livello di esperienza pur trasformandosi in guerriero / mago. Questa possibilità assieme ad un buon lancio di dadi nelle caratteristiche preavvisa l’avvento di un personaggio particolarmente potente. Levion subito si leva a protestare vanamente contro il Diemme: “Eh, praticamente gli stai permettendo di creare una specie di dio!” In quel mentre Therrol che stava seguendo silenzioso la conversazione si volge verso il guerriero-mago e commenta sarcastico: “A proposito, l’hai preso l’incantesimo ‘Resuscitare dopo tre giorni’?”    

Proseguimento di presentazione neofiti

Salve di nuovo, il computer non mi vuole bene e non ha salvato tutto il precedente articolo. Onde per cui, continuo. Dan INQUALCHEMANIERA, Guerriero Umano. L’unico personaggio di cui veramente nessuno riesce a ricordarsi il nome e viene per cui chiamato come il giocatore. Lui e il Goblin fanno la coppia che scoppia, nel senso che spesso il Master li ha minacciati di morte violenta se non la smettevano di far casino. A niente sono servite le minacce. Paradossalmente, il Goblin è, in proporzione, più forte, più intelligente, più abile in tutto, insomma, e anche PIù CARISMATICO E QUINDI PIù BELLO. Di questo è difficile capacitarsi. Shohana, Elfa Maga. In quanto unica donna nel party non capace di difendersi adeguatamente… Leggi tutto »Proseguimento di presentazione neofiti

Presentazione Party di disgraziati

Buongiorno, onore e gloria allo staff dell’Elfo Ladro e affiliati! Scrivo per presentarvi il gruppo di D&D nel quale gioco. Innanzitutto c’è da dire che il Master aveva ideato la nostra prima avventura per due persone, io (Paladino Mezzelfo) e un’altra ragazza (Ladra Halfling), salvo poi trovarsi invasa da una tribù di altri sette giocatori a fronteggiare i quali (malgrado l’onnipotenza del Master) non era preparata. Cominciamo: Gabriel Ohwth, Paladino del gruppo: specializzato nel dare suggerimenti malefici alla ladra, salvo poi dire, con gli occhioni spalancati al Master che erutta piombo fuso “Non è il personaggio, che parla, è il giocatore”. Ovviamente la giocatrice (Io) è malefica di default, e il Master lo sa, ed è per questo che almeno… Leggi tutto »Presentazione Party di disgraziati

Master's Tales

Il festival dei doppisensi

elermente diretti verso nuovi perigli, i nostri eroi stanno vagando a caso per una foresta oscura, quando vedono giungere verso di loro un cavaliere. Il suo abbigliamento lo individua subito come appartenente all’ordine del dio Tyr, alla sua cintura sono appese due mazze… ed è appunto ricevuta quest’ultima informazione che Osthur, anche lui chierico di Tyr e desideroso di conoscere il collega, fa deviare l’avventura verso mete ignote… Egli si fa avanti con un sorriso promettente pace e serenità e saluta il nuovo arrivato: “Che belle mazze!” esordisce salutando così lo sbalordito cavaliere “Me le fai toccare?” e volenteroso sfodera anche la sua fionda, oggetto consacrato alla sua divinità. “Eh, ma anche tu vedo che hai una bella fionda!” commenta… Leggi tutto »Il festival dei doppisensi

Master's Tales

Parole di Attivazione

Il paladino Iffoffo da qualche tempo possiede un bastone che ha la capacità magica di individuare le trappole. Posto di fronte all’ennesimo pericoloso ostacolo, decide di utilizzarlo: “Io cerco trappole automaticamente!” dichiara, ma il Diemme lo interrompe contrariato “No, non lo puoi fare automaticamente, devi attivare il bastone!” Al che Iffoffo commenta serio “‘Automaticamente’ è la parola di attivazione!”  

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Spiegazioni

Il gruppo si trova a ragionare sulle limitazioni poste alla classe del paladino. “Vedi” dice ad un certo punto Target Blank “Se sei un paladino ed uccidi una vecchietta del 36° livello, non prendi punti esperienza!”    

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Educazione

Il gruppo si è momentaneamente separato, lasciando il nuovo acquisto Levione il mago Target fuori da una stanza, mentre il resto della compagnia affronta il pericolo di turno. Pacificata la zona, si decide di proseguire nell’esplorazione del dungeon, ma occorre prima radunarsi nuovamente tutti insieme. Il paladino Iffoffo allora dichiara: “Mi affaccio fuori della stanza e chiedo a Levion ‘Allora? Che fai?’” e Sarek preciso “beh, casomai chiedi ‘Che fate’ … c’è anche il mago lì fuori…” e Iffoffo perplesso: “E con questo? Devo dargli del voi?”