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goblin

Questioni di vita o di morte

Dopo un agguato di una banda di goblin, il party sospettò che il tutto fosse stato organizzato da Fran Toyo, la guerriera del party, che venne massacrata mentre tentava di scappare. Durante quella notte, il monaco sentì avvicinarsi qualcuno. Rocchio: “Chi sei? Cosa ci fai qui?” Ranger: “GOBLIN!!” Rocchio: “Vuoi scappare, o ci difendiamo assieme?” Poi indica il cadavere senza testa di Fran “Quella è stata l’ultima che è scappata”

Proseguimento di presentazione neofiti

Salve di nuovo, il computer non mi vuole bene e non ha salvato tutto il precedente articolo. Onde per cui, continuo. Dan INQUALCHEMANIERA, Guerriero Umano. L’unico personaggio di cui veramente nessuno riesce a ricordarsi il nome e viene per cui chiamato come il giocatore. Lui e il Goblin fanno la coppia che scoppia, nel senso che spesso il Master li ha minacciati di morte violenta se non la smettevano di far casino. A niente sono servite le minacce. Paradossalmente, il Goblin è, in proporzione, più forte, più intelligente, più abile in tutto, insomma, e anche PIù CARISMATICO E QUINDI PIù BELLO. Di questo è difficile capacitarsi. Shohana, Elfa Maga. In quanto unica donna nel party non capace di difendersi adeguatamente… Leggi tutto »Proseguimento di presentazione neofiti

Presentazione Party di disgraziati

Buongiorno, onore e gloria allo staff dell’Elfo Ladro e affiliati! Scrivo per presentarvi il gruppo di D&D nel quale gioco. Innanzitutto c’è da dire che il Master aveva ideato la nostra prima avventura per due persone, io (Paladino Mezzelfo) e un’altra ragazza (Ladra Halfling), salvo poi trovarsi invasa da una tribù di altri sette giocatori a fronteggiare i quali (malgrado l’onnipotenza del Master) non era preparata. Cominciamo: Gabriel Ohwth, Paladino del gruppo: specializzato nel dare suggerimenti malefici alla ladra, salvo poi dire, con gli occhioni spalancati al Master che erutta piombo fuso “Non è il personaggio, che parla, è il giocatore”. Ovviamente la giocatrice (Io) è malefica di default, e il Master lo sa, ed è per questo che almeno… Leggi tutto »Presentazione Party di disgraziati

Master's Tales

Differenze sostanziali

Fronteggiando un’orda di Hobgoblin, il mago Blank decide di creare morte e distruzione lanciando l’incantesimo Tempesta di Ghiaccio. Il Diemme si accinge a lanciare i tiri salvezza per le sventurate creature: “Ok, allora, per semplicità divido l’orda in due gruppi e faccio due soli tiri salvezza… Quindi c’è il gruppo A e il gruppo B…” lancia quindi i dadi “Ah ah vedi!” esclama tutto contento “Il gruppo A si salva!… e subisce otto danni… quindi muoiono tutti…” “Ah” chiede a quel punto Sarek “… e quelli che non si salvano?” “Muoiono tutti anche loro” spiega paziente il Diemme “ma PRIMA”

Capitolo III

Il viaggio verso il meritato riposo fu di una velocità sconcertante. Fummo quasi immediatamente assaliti e rapiti da una banda di hobgoblin e ci ritrovammo, chi nudo chi in perizoma, chiusi in una oscura caverna. Nostri allegri compagni di prigionia un gruppo di contadini emaciati, una coppia di elfi, un mezz’elfo dalle mani spappolate, uno gnomo assorto in astruse considerazioni, un folletto cui avevano strappato le ali, una spia goblin, un hobgoblin contestatore, un vecchio mago rincoglionito e last but not least una nobile elfa di rara bellezza, sottolineata anche dal fatto che anch’ella, come tutti gli altri, era completamente nuda. La seconda cosa che ci sconvolse fu invece il fatto che nessuno poteva lanciare incantesimi, né maghi né chierici.… Leggi tutto »Capitolo III

Capitolo II

Fu allora che i miei compagni notarono uno strano vecchietto in odore di santità sbucare convenientemente in tutta sicurezza da una vicina foresta che fino ad allora nessuno aveva notato. Bergstein in preda ad una crisi mistica a tale visione, gettò tutti i propri indumenti a terra urlando “Ho visto la luce!!” e si gettò ai piedi del vecchio che ne rimase piuttosto disgustato. Borbottò quindi una via di mezzo tra un ringraziamento per aver salvato la terra (o quello che ne rimaneva) e una ramanzina per aver perso un sacco di tempo a dormire e a farsi i fatti propri (anche se il termine esatto fu diverso) mentre il Tarrasque devastava il mondo conosciuto e anche parte di quello… Leggi tutto »Capitolo II

Valerio Formato

Durante il conteggio dei PE: “Ah, 35+3 quindi 37…” Concitatamente il mio mago lancia l’incantesimo paura e il DM nel determinare la durata esordisce: “Fugge per un numero di livello pari a…” Descrizioni accurate: “Vedete che affianco al goblin c’è un canetto…” Problema PE: “La mia fidanzata prende PE?”, e il DM “No, non è un pg”, “allora i suoi PE li prendo io!” -_- Descrizioni accurate 2: “Aprite la porta e DENTRO la porta trovate…” Grammatica: “Sapete che facete?” Grammatica 2: “…eh no perchè sennò RIGENEREBBE…” Grammatica 3: “…ne è la POSSESSRICE…” Grammatica 4: “Mi ha rifrullato un Livello!” Sesso mostruoso: “Strappo le palle all’Umber Hulk!”, e il DM “ma non le ha…”, allora il pg: “allora come fa… Leggi tutto »Valerio Formato

Capitolo I

Gli dèi hanno abbandonato Krynn. Ora, in realtà, non è che se ne volessero realmente andare. Fatto è che un certo sacerdote di Istar aveva fatto un po’ troppo il grosso e, per punirlo, le divinità (che evidentemente difettano di mira) gli hanno scaraventato contro un’intera montagna infuocata, permettendosi, dopo, di fare anche gli offesi perché i sopravvissuti al cataclisma non avevano ripreso a venerarli, ma piuttosto ad inveire contro di loro. Misteri di un popolo ingrato. Comunque sia gli dèi se c’erano non si vedevano e i pochi sacerdoti rimasti lo erano molto più di nome che di fatto. Insomma di miracoli non se ne vedevano più e gli avventurieri che morivano in terre lontane, rischiavano di rimanere morti… Leggi tutto »Capitolo I

Capitolo II

Ragionando delle fondamentali differenze tra prosciutto e bresaola, il gruppo di eroi, arricchitosi adesso della presenza di Goldmoon e Riverwind, decide finalmente di raggiungere l’ambita meta: Solace. Solace, la città famosa per i suoi vallenwood (sorta di alberi bonsai, larghissimi ed estremamente bassi) tra i cui rami la popolazione ha costruito le proprie abitazioni. Una caratteristica questa, che l’ha rapidamente resa meta di grandi flussi turistici. Numerosi i tour organizzati che, prima di mirare i vallenwood, non esitano a fare sosta nelle altre attrattive della città: la bottega del fabbro e la locanda dell’Ultima Casa. A pensarci bene non è che poi ci sia tutto quel gran vedere a Solace. Il che dimostra quanto può fare una campagna pubblicitaria ben… Leggi tutto »Capitolo II