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DM

Capitolo V

Purtroppo per i nostri eroi, i tizi incappucciati hanno la misteriosa abitudine di lanciare l’incantesimo “ragnatela” ogni tot di tempo lungo i bordi delle strade che percorrono. Completamente invischiati dalla viscida sostanza, il gruppo sostiene un lungo e sostanzialmente surreale interrogatorio. Gli esseri, che insistono a nascondere il viso nei loro cappucci, nonostante tutti i presenti li abbiano riconosciuti quali famigerati draconici, dichiarano di essere anche loro alla ricerca di un misterioso bastone che è stato trafugato da un loro tempio da un ladro. Preso da parte Riverwind, i nostri eroi gli chiedono di nuovo dove diavolo ha trovato il bastone che sta portando adesso Goldmoon. Offeso nell’amor proprio Riverwind sostiene fiero di essere sicurissimo di non averlo rubato… o… Leggi tutto »Capitolo V

Capitolo VI

  Il combattimento si rivela sorprendentemente breve e tutto sommato semplice. I mostri vengono eliminati rapidamente e anche la loro abitudine di tramutarsi prima in pietra e poi in polvere, una volta deceduti, non da nessun problema, se non un leggera noia nell’attendere il passaggio alla polvere per poter recuperare la propria arma. Per procedere più velocemente verso una missione già probabilmente destinata al fallimento, i nostri eroi decidono quindi di impadronirsi del carro dei sedicenti monaci, si fiondano quindi tutti sopra salvo scoprire che il carro è trainato da un allegra coppia di cervi. Improvvise immagini di un tizio barbuto e vestito di rosso che svolazza per i cieli sconvolgono per un momento le menti del gruppo. Ripreso però… Leggi tutto »Capitolo VI

Capitolo VII

  Abbandonato il fumante villaggio, i nostri percorsero poche centinaia di metri quando si trovarono di fronte ad uno strettissimo passaggio. Lì furono costretti ad abbandonare carro ed alci e proseguire a piedi, il loro tragitto illuminato dalla bianca luce della luna Solinari. Dopo un ulteriore breve tragitto, Sturm avvisò i compagni di aver notato un bianco sentiero stagliarsi tra le ombre, invitandoli a percorrerlo. Tale dichiarazione di Sturm venne, in un primo momento, poco considerata dagli altri avventurieri, oramai avvezzi alle visioni di cose generalmente bianche che il guerriero tendeva ad avere da qualche giorno. Successivamente, però, il gruppo decideva di intraprendere questa nuova via, incuriositi anche dal fatto che, per quanto essi si stessero già dirigendo ad est,… Leggi tutto »Capitolo VII

Arazzi Gargantua

Entrati in una bizzarra stanza circolare i nostri eroi si stupiscono di fronte ad un arazzo che, a detta del DM, è largo 9 metri ed alto 1000 metri.

Fuoco

Esplorando delle misteriose statue portanti degli enormi bracieri (di forma fallica, ma questa è un’altra storia), il DM spiega gratuitamente che “un tempo i bracieri dovevano essere stati accesi”, al che gli avventurieri incuriositi domandano “Cosa c’è dentro?” e il Diemme furbo “Frammenti di fuoco!”

Muri

Il gruppo apre l’ennesima porta ed il DM descrive:”La stanza misura 2 metri per 2, ma voi non potete vederlo perché subito dopo la porta che avete aperto vi si para davanti un enorme muro di mattoni…”

Statue

Bagamar entra in una buia stanza. Il DM descrive la situazione “La stanza è praticamente vuota, tranne per una statua coperta di polvere….” “Soffio sulla statua!!” sbotta il guerriero e il DM “ehm, sì. Tra le mani della statua c’è uno scrigno che una volta aperto rivela contenere una scatola…” e Bagamar pronto: “Prendo la statua!!!”

Fasi Lunari

Valtor osserva assorto il cielo, il DM lo informa gioioso “Ecco, oggi ci sono ben quattro lune bianche!”. Valtor chiede confuso “E quindi?” e il Diemme “Boh, così…”

Porte II

I nostri eroi giungono ancora una volta davanti alla solita porta minacciosa, sono indecisi sul da farsi quando il Diemme annuncia – “La porta si apre da sola….” Ishan è piuttosto irritato da questa azione e fa notare al Master che, non si sa secondo quale regolamento, “i mostri non possono prendere l’iniziativa di aprire le porte”. Il DM tranquillo allora prosegue -“Hai ragione. Allora, sentite bussare alla porta…”