Al culmine della sessione serale, il gruppo di avventurieri si trova a fronteggiare un potente cavaliere non-morto. Il Diemme pronuncia la domanda di rito:”Che fate?” Tibidì osserva la propria scheda e chiede “Dormendo recuperiamo un punto ferita a livello vero?” “ehm… sì certo….” risponde il Diemme un po’ perplesso “Ok!” esulta Def Hunter “Allora dormiamo!”
La compagnia è giunta ad un bivio di una foresta misteriosa o un vallo magico o un dungeon, quello che è. Il Diemme giustamente chiede: “Andate di qua o di qua?” Ztorttz: “Direi che andiamo di qua!” Diemme: “No, volevo dire, andate di qui o di qua?” Ztorttz: “No, sempre di qua..” Diemme: “Ok, andate da questa parte…”
Passano gli anni, ma i nostri eroi continuano a vagare randomeggianti in sperdute lande, vagamente ricordando cosa diavolo ci fanno lì. Nel corso dell’ultima avventura vengono attaccati improvvisamente da un selvaggio Treant. Poco prima di prepararsi al combattimento il Diemme informa: “Osservandolo meglio, notate che è lo stesso Treant con cui avevate combattuto qualche tempo prima…” e il Pfoffo pronto “Si sarà detto: abbiamo fatto Treant, facciamo Treantun…”
Lo so, lo so è una vita che non ci facciamo vivi su queste pagine. Pare sia colpa di nuovi arrivi tra le fila dello staff dell’ElfoLadro: Valtor è da pochi mese babbo di un bel maschietto e il Diemme vedrà a breve giungere un secondo pargolo da nerdizzare. Chissà quali personaggi interpreteranno quando giocheranno a D&D 8.5? Ma soprattutto, ci giocheranno mai? (il mio è probabile, ora s’è innamorato della miniatura di Gandalf o ‘Uanualf’ come lo chiama lui) Il che vi dovrebbe anche un po’ spiegare la latitanza delle nostre Tales su queste pagine 🙂 Non che si sia smesso di giocare, per carità, solo che è diventato un tantino più complicato riuscire a trovare una sera per… Leggi tutto »La Compagnia Cresce
I nostri eroi decidono di assoldare una guida per farsi accompagnare nei nuovi perigliosi luoghi di cui hanno sentito parlare. Dopo una breve contrattazione l’uomo, che risponde al nome di Panduri (perché abbiamo giocato vicino a Natale), preso dall’eccitazione esorta “OK! ANDIAMO!” e il Diemme comincia fare il rumore di zoccoli al galoppo che si allontantano: “cloppity cloppity…” Momento di silenzio. Dopo qualche secondo gli avventurieri chiedono al Diemme “Scusa, ma la guida se n’è andata a cavallo senza di noi?” e il Diemme un po’ stupito “…Perché?” “Sai, noi non possediamo cavalli…”
Una certa curiosità pervade il gruppo neolicantropizzato. “Che poteri da questa licantropia?” chiede Ztorrtz al Diemme. “Tantissimi! Il problema sarebbe poi riuscire a gestirvi…” risponde, poi ci pensa un po’ su e continua “Oddio… non che fino ad ora sia stato facile…”
Dopo un cruento scontro con dei topi mannari, il Diemme informa il gruppo che tutti quanti adesso sono affetti da Licantropia… alla notizia Pfoffo tutto contento commenta: “Ah! Siamo dei LicanTopi!”
La compagnia ha appena ritrovato i miserabili resti di due poveri contadini. Decidono quindi di seppellirli prima di procedere nel viaggio. Stanno per partire quando qualcuno si volge verso la chierica Arya: “Scusa, ma tu sei una sacerdotessa buona… non vuoi pregare sulle tombe di questi poveri innocenti?” Sbuffando Arya si fa avanti e borbotta “Ok, riposate in pace!” e si allontana. “Commovente…” interviene il Diemme sarcastico. Ayra: “Oh, non c’avevo voglia di fare la preghiera!” e gli altri personaggi “Toh! Non l’avevamo capito!”
Il gruppo sta proseguendo da giorni verso la meta della nuova avventura. Improvvisamente a Tibidì sorge un dubbio e chiede al Diemme: “Scusa, ma con noi non c’erano degli elfi?” E il Diemme “Ah, ma quelli sono morti tre giorni fa…”
