Come è ben noto, i maghi non possono memorizzare nuovi incantesimi finché non hanno lanciato quelli già presenti nella loro delicata, e perversa, mente. E’ per questo motivo che le taverne e le locande frequentate da maghi avventurieri, diventano improvvisamente luoghi di immane pericolo e perdizione.
Il mago che desidera disfarsi di un incantesimo che non desidera più, può giungere a idearsi i più astrusi metodi e le più banali scuse per lanciarlo. Si sa di locande devastate da palle di fuoco evocate da maghi cui era stato semplicemente chiesto da accendere, ma anche di stregoni che si sono fatti portare la colazione a letto da elementali della terra, per non parlare di partite di freccette sostituite da dardi incantati. Ma forse l’uso più artistico della magia venne fatto da quell’utente magico costipato che lanciò l’incantesimo “Giara Magica” per far uscire velocemente un malcapitato dal bagno.