Nell’avventura precedente, una volta refluito il climax dello scontro finale, la piccola e potentissima PNG Luna si mette a fare la Galadriel della situazione, regalando ai nostri PG alcuni artefatti magici.
Ci fu una bacchetta per memorizzare incantesimi extra per Hegelrast, un anello del controllo animale per Xellos, un’armatura magica e magnifica che si toglie e si mette istantaneamente per kelvar…
Arrivò il turno di Laime Nailo, elfo ladro, che già pregustava il possesso di qualche magnifico strumento potentissimo.
Luna: “E a te, Laime… le nacchere del calcio in culo”
Laime Nailo: “…O_o”
Si trattava di nacchere, che se suonate (con tanto di posa da flamenco e sorriso da mandrillo) avevano l’effetto di tirare un calcio in culo invisibile a una qualunque creatura nel campo visivo, infliggendo tra l’altro un danno magico imbloccabile. Appunto… 1 danno.
Molte lune passarono da quell’avventura, e le nacchere si persero nell’inventario del ladro come l’ultimo degli oggetti inutili.
Fino a oggi.
Il party si trovava chiuso in una grotta angusta, da una parte una terribile armatura non morta, e dall’altra un Lich dalle capacità di parecchio superiori alle possibilità del gruppo.
La situazione era disperata. All’inizio del combattimento Laime Nailo pensa di utilizzare la bacchetta del gelo contro il Lich, ma non è sicuro del suo effetto.
Laime Nailo: “Mi scusi, signor Lich! Una domanda per un sondaggio della rivista “Lich e dintorni”, ma lei è immune al gelo?”
Lich: “WAAAAAHHHHRHH!!! *casta orribile avvizzimento*”
Laime Nailo: “Lo prenderò come un si…”
Fatti due calcoli, Laime capisce che l’unico modo che ha per danneggiare quella creatura è usare le sue nacchere.
Ed ecco quindi che mentre infuria la battaglia, si delinea lo spettacolo di un elfo che saltella suonando le nacchere, mentre un lich viene ripetutamente preso a calci in culo.
Una volta abbattuto il terribile non morto, tre cadaveri giacevano a terra. La guaritrice (morta per prima, che caso), il tank (ma tu guarda che sfiga), e l’evocatore (a qualcosa tipo -50 punti ferita).
Sul campo restavano il barbaro, il paladino, il ranger e il ladro, con armi ed equipaggiamenti del tutto inadeguati per affrontare la minaccia.
Comincia così un epico e disperato scontro, in cui ogni piccolo danno inflitto è una grande conquista, mentre i sopravvissuti cercano di fare del loro meglio per rimanere tali.
Molti round dopo, il party è allo stremo.
Il paladino è più di là che di qua, il ladro è a terra ferito a morte, e il barbaro sopravvive solo grazie ai punti ferita aggiuntivi dell’ira, ma una volta svaniti è condannato pure lui.
L’unico che si regge in piedi è Ragnarok Occhiodilince, che ha un unico round per salvare tutti da morte certa.
Laime: “vai, Ragnarok, contiamo su di te!”
Nucumna: “Ce la puoi fare, sento che è quasi distrutto, ci manca poco!”
Ragnarok scocca una freccia…
15 danni.
Il colosso avanza.
Ragnarok scocca la seconda freccia…
Il dardo rimbalza sull’armatura.
Il colosso avanza.
Ragnarok scocca la terza freccia…
16 danni
Il colosso avanza.
Ultima speranza…l’ultima freccia:
preso a stento. 12 danni.
Il DM scuote la testa. “Niente da fare… è ancora vivo”
I sopravvissuti si lasciano cadere a terra, schiacciati dal peso del loro destino incombente…
“Aspettate!!!” Laime Nailo, con le sue ultime forze mette la mano in tasca, alza le braccia, sfodera un sorriso da mandrillo e batte le sue nacchere.
Calcio in culo.
1 danno.
Morto. (il DM mostra la scheda con i PV del mostro, effettivamente gli rimaneva un punto vita)
Le risate sono seguitate per una decina buona di minuti.
Da allora nessuno dubita e mai dubiterà del meraviglioso potere delle sacre Nacchere.