Cosa succede se si dà un pg monaco a una giocatrice tendente alla depressione, e con una bella confusione in testa?
1) Calcolando quanti punti cura "integrità del corpo" (doppio del livello. si acquista al VII da monaco) "allora, 6 x 2 … 8!"
2) Grazie al simpatico gnomo chierico e alle sue evocazioni viene spedita nel piano degli arconti, dove, piangente, si rivolge a un arconte lanterna per essere rispedita a casa; questo è il dialogo:
M "buuu, voglio andare a casa, buuuuuu"
AL "Vedo che provieni dal piano materiale; ma da quale dei molti nello specifico?"
M "Non lo sooooo, buuuu"
detto questo cerca di abbracciare l’arconte (che è una palla luminosa e fluttuante) venendo prontamente spedita a… mechanus! Arrivata lì non capisce su che piano si trova, chiede aiuto a un formian ottenendo come risultato il tentativo da parte dello stesso di schiavizzarla, cade fra gli ingranaggi perdendo la mano sinistra fino ad arrivare a una zona tranquilla. Lì si medica (e dimostra le proprie conoscenze matematiche) decidendo di restare lì finché non sopraggiunga la morte per fame, non facendo altro che pregare il proprio dio (il master) e piangere. alla fine il master (io) impietosito e vagamente dubbioso sull’utilità della monaca decide di far comparire un avatar della divinità, che con un calcio la spedisce nella piazza centrale della città dove si trova il resto del gruppo, di fronte a un tempio. Lì la monaca si guarda attorno, guarda il tempio, guarda il moncone della propria mano (mentre la giocatrice controlla le proprie riserve finanziarie, sufficienti a pagare una rigenerazione) e… scoppia a piangere in mezzo alla piazza, finché il giocatore del bugbear non decide di far passare di lì il proprio personaggio, raccattare la monaca e portarla dentro il tempio, a farsi ricrescere la mano.
Cos’ha fatto il gruppo nel frattempo? a parte l’unico altro pg buono (asimar stregone) che, controllato che non si trovava più nei piani celestiali ha cercato di convincere gli altri a trovare un modo di recuperarla, il gruppo ha continuato a farsi bellamente i fatti suoi.
Con la sottintesa approvazione del master.