Il party è uscito dal labirinto-semipiano e si appresta ad affrontare quella che pare la battaglia finale. I nemici sono potenti e, uno dietro all’altro, i membri del gruppo cadono sotto gli attacchi di un potentissimo mago e il suo golem di ferro; ma non è finita qui! Il mago separa le anime dai corpi dei PG e le spedisce dall’altro capo del mondo facendole reincarnare in altri corpi.
L’esperienza è traumatica: siamo tutti umani di 1°livello adesso, a parte Mekkano, che è diventato una sorta di piccione rosso gigante. Ci ritroviamo su un’isola sospesa tra le nuvole popolata da esseri simili a quello in cui si è reincarnato l’ex artefice.
Dopo vari check veniamo a conoscenza del fatto che siamo i primi visitatori dopo secoli. Quelli che sembrano dei piccioni un tempo erano elfi che, dopo essersi trasformati, si sono rifugiati tra le nuvole per sfuggire alle battaglie che infuriavano nella terra sottostante. Dopo di questo ci viene chiesto chi siamo e di spiegare in modo convincente come siamo arrivati.
Si fa portavoce del gruppo e delle nostre sfortune Raistlin.
Raistlin: ” siamo stati maledetti e spediti qui da un potente avversario. Un tempo noi eravamo capaci avventurieri dotati di particolari doni e capacità fuori dal comune. Io sono Raistlin, ed ero uno dei prescelti di un’entità oscura, lui è Mekkano, un abile creatore di oggetti magici e un’armatura senziente, lei è Jahera, una potente e abile strega, lui è Ishtar, un temibile spadaccino posseduto da un demone..”
Poi volge lo sguardo verso Diogene..
“Lui invece era cieco e un morto vivente. A ben rifletterci è l’unico che da questa situazione ci ha guadagnato qualcosa “