L’Igiene Innanzitutto
Ripulita la ziggurat dalla banda di briganti, è tempo di procedere a razziare… cioé, a esplorare il complesso. DM: Nel dormitorio trovate qualche moneta e gli effetti personali dei banditi. Macbeth: Shampoo, bagnoschiuma…
Ripulita la ziggurat dalla banda di briganti, è tempo di procedere a razziare… cioé, a esplorare il complesso. DM: Nel dormitorio trovate qualche moneta e gli effetti personali dei banditi. Macbeth: Shampoo, bagnoschiuma…
Reah: Io lo ammazzo quello. È il volere della mia dea! [Eilistraee, NdLavos] Cora: Ancora? Non puoi tirare sempre in ballo la tua dea come scusa quando vuoi ammazzare qualcuno! Reah: Come no! Non è quello che fanno le chiese?
Il povero umano supino è stato salvato, curato e vestito. Il gruppo decide di invitarlo ad unirsi alla compagnia… “Sono un povero popolano!” Risponde questi “non ho le caratteristiche per fare l’avventuriero!” “Beh, se per questo neanche noi!” Gli rispondono incoraggianti gli eroici compagni. “Però potrei scrivere una canzone su di voi…” “Ma sei un popolano, non un bardo!” Protesta Raba il barbaro “Beh, potrei sempre cambiare classe..” metagioca il tizio “Oppure scrivere una canzone di merda!” chiosa il Pfoffo.
Sempre nel tempio del Male Elementale, i nostri eroi accedono ad una stanza solo per trovarsi di fronte una scena raccapricciante.”Di fronte a voi vedete a terra sette corpi nudi, sei goblin e un umano.” Descrive il Diemme. “Ma l’umano è uomo o donna?” Gli chiedono gli avventurieri. “Non riuscite a vederlo, è supino!” “Se è supino lo vediamo benissimo se è uomo o donna! Magari volevi dire che era prono!” Protestano gli eroi. “No!” Ribatte il Diemme “E’ supino! Pino è uno dei goblin!”
I nostri eroi hanno da tempo intrapreso la quest “Il tempio del Male Elementale”. La malvagità emanata da questo luogo già si evince dall’inquietante architettura. Il Diemme descrive la prima stanza: “Accedete ad un vestibolo di 9 x 9 metri, il pavimento brunito è illuminato da una vomitevole luce verdastra…” osservando lo sguardo un po’ assente dei giocatori, aggiunge:”Beh? Lo sapete cosa è un vestibolo? Un vestibolo è un a stanza di 9×9 metri, con il pavimento brunito e illuminato da una vomitevole luce verdastra!” Tale dettagliata precisazione però era destinata a cadere nel vuoto, perché nel frattempo il Tibidì aveva provveduto a lanciare la ricerca su Google Immagini, rendendo edotta tutta la compagnia dell’esistenza del “Vestibolo vaginale”. Illuminati da… Leggi tutto »Architettura e Cartografia
Il giocatore di Jay-C ha dovuto saltare due sessioni: due sessioni nelle quali è capitato di tutto, non ultimo Maverick preso dalla polizia (non che non gli sia capitato di peggio) e l’ufficiale Sheev che ha deciso di tradire il gruppo con conseguente finimondo. In tutto questo il prode stormtrooper si trovava nel bagno dell’astronave… Jay-C: Tiro l’acqua, apro la porta del bagno e… non c’è nessuno! Adenn: Due sessioni seduto sul cesso son davvero troppe! Sheev: Ecco cos’erano quei plof che si sentivano in piazza!
Tra i sopravvissuti dell’Accademia di magia… Alric: Il nostro Maestro dell’Invocazione è l’unico che abbiamo visto tutti morire: ha scatenato palle di fuoco dalle mura finché tutti gli assedianti non hanno mirato a lui. Eochaid [pronuncia Yo-hì]: Niente incantamenti per sviare i nemici dall’attaccarlo? Mi sa che tra le sue scuole proibile c’era Illusione. Macbeth (che, nonostante il nome, è una gnoma): Siamo in D&D 5, le scuole proibite non esistono più… Eochaid: Ma lui era un maestro anziano dell’Accademia: probabilmente era ancora un mago di D&D 3.0!
– Abbiamo scoperto i loschi affari di quest’azienda! – Usciamo con nonchalance. – Sì, dalla porta con su scritto PRIVATO e assieme al capufficio incaprettato!
Esaminando il luogo del delitto… – Magari il ladro è scappato dalla finestra, ma siamo in cima a una torre alta un chilometro [a Sharn capita, NdLavos]. Dovrebbe saper volare… – Magari era un drago! Ma il master non ci metterebbe mai un drago contro: siamo di 3°! *frastuono di ali enormi alla finestra* Lavos-DM: La finestra si spalanca di colpo sotto la spinta della testa di un drago, così enorme da occupare mezza stanza da sola, che vi lancia un’occhiata maligna ruggendo “Non siete mai di livello troppo basso per essere mangiati“. Poi vola via.