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Master's Tales

Parole Proibite

I nostri eroi si trovano ad interrogare queste nuove creature pipistrelliformi, i Desmodu. La prima domanda, intelligente, è: “Sei un elfo oscuro?” ma la creatura pare ritrarsi in se stessa e quasi con disgusto risponde “Non pronunciare quella parola!”, al che Ishan perplesso si chiede: “Veramente sono due…” e Dread incalza: “Giusto, qual’è la parola che non dobbiamo pronunciare: ‘Elfo’ oppure ‘Oscuro’?” e il Desmodu con fare rinunciatario sollevando gli occhi al cielo: “… per noi è una parola sola…”

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Risposte da Vero Avventuriero

Il gruppo sta riposando quietamente in una locanda sperduta quando, concitatamente, il Diemme li informa “Nel bel mezzo della notte bussano alla porta, che fate?” e i personaggi, urlando e senza muoversi dai loro giacigli “CHI E’??”

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Rassicurazioni

Ad una domanda sull’eventuale malvagità delle creature Desmodu, il Diemme risponde: “I Desmodu non sono più cattivi di qualcuno di voi… in fondo hanno una società, cattivella, ma hanno una società…”

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Momento Trans

Shamballa la deturpata avventuriera osserva con fare annoiato il paesotto dove è appena giunta ed esclama: “Ma in questo paese le mai@le dove sono?” ma si riprende subito tra gli sguardi allibiti dei compagni: “Ah già, io sono una donna…”

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Consiglio Erotico

Il gruppo partecipa distrattamente alla riunione dei rappresentanti di un remoto paese. Un antico elmo è posato al centro del Consiglio: “Ha diritto di parola chi lo tiene in mano” comincia ad esplicare un villico, ma non riesce ad andare avanti, sopraffatto dalle allusive sghignazzate dei nostri eroi.

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Articoli

La compagnia si deve abituare alla presenza della nuova avventuriera Shamballa, tenuta dall’ex-Valtor. La tipa pare dotata di poca rettitudine morale, sostanziale predisposizione al perpetuo fastidio e pure il più basso carisma che la storia ricordi. All’ennesima volta che i personaggi si rivolgono distrattamente a Shamballa utilizzando l’articolo maschile, il giocatore sbotta irato: “Non continuare a dire LUI! Io sono LEI!” e Iffoffo imperturbabile “Veramente IL tegame è maschile!” “Vero, anche IL roito lo è…” incalza pronto Taeslin.

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Sopravvissuto

In procinto di intraprendere una nuova missione atta all’eliminazione di un drago, i nostri eroi ritardano la partenza in cerca di maggiori informazioni. Vengono quindi a sapere che tutte le precedenti spedizioni di avventurieri erano state tutte spazzate via e che vi era stato un solo sopravvissuto al terribile soffio acido del mostro. “Dove si trova questo sopravvissuto?” domandano quindi i nostri, “E’ morto” gli viene spiegato. Agli sguardi più interrogativi del solito della compagnia, seguono le dovute precisazioni. In effetti l’avventuriero era sopravvissuto al mortale soffio del drago, ma rimasto senza nessun arto utilizzabile, era stato lanciato dalla creatura verso il tempio locale, là dove ora si poteva notare una sagoma oblunga sulla vetrata. I locali avevano quindi stabilito… Leggi tutto »Sopravvissuto

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Pivello I

Valtor, durante l’ultima avventura, ha lanciato un numero evidentemente eccessivo di incantesimi. “Evidentemente” si intende, ovvio, per il Diemme che gli domanda arguto: “Ma quanti incantesimi puoi lanciare?” A questo punto interviene, non interpellato e completamente a sproposito, il nostro Pzar che, rasentando la blasfemia, risponde in vece del mago: “Te fatti i c@##i tuoi!” e il Diemme: “Pzar, senti una mano gelida che ti afferra…” Il nano invece non afferra per niente e ridendo esclama “Sì, ma per finta!” e il Diemme serissimo: “No, per davvero, fai un tiro salvezza…”

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Accampamento

Impegnati nell’esplorazione di una sufficientemente misteriosa torre, i nostri eroi, affrontate valanghe di non-morti, decidono che è giunto il momento di riposarsi. Trovata quindi una stanza che fosse libera dai preoccupanti sarcofaghi che paiono abbondare in tale luogo, gli avventurieri si accingono a distendersi… Tutti tranne Pzar che dichiara “Ok, monto la tenda!” lasciando i compagni allibiti… “Ma sei al chiuso, dentro una torre, e oltretutto il pavimento sarà di pietra!” gli viene fatto notare… inutilmente… il caparbio nano aveva già deciso di trascorrere la notte dentro la sua amata tenda… la notte trascorse quindi lunga, accompagnata dal monotono, ripetitivo suono metallico delle disperato tentativo di Pzar di piantare i picchetti nel solido pavimento.