La missione era suicida, lo avevamo capito subito; era tutto nato da quando Kayle, guerriero/stregone con competenze altissime in raggirare e simili, diventato chissà come capo di una cosca mafiosa (l’avventura che dirigo è ambientata alla fine dell’800), aveva deciso di assaltare il boss del luogo, ucciderlo e prenderne il posto…possibilmente con il nostro aiuto. Così ci siamo diretti là con la nostra auto corazzata, con gatling e mortai, e abbiamo iniziato…Ma la casa del boss in questione era circondata da decine di uomini armati di fucili e lupare, protetta da 2 torrette e da un cannone, situato più avanti, da 500 millimetri…Ma il nostro Acer decise di andare avanti: e segnò così la sorte di metà squadra…
Tutto andava bene: io e Alexander, rispettivamente un mezzo celestiale e un succube, andammo a fare un po’ di casino nel vivo dell’azione, mentre gli altri stavano pronti a partire…e qua iniziò l’ecatombe.
Mentre Shadow, un ladro, stava mettendo 4 candelotti di dinamite nella bocca del cannone, questo sparava. Il proiettile esplodeva insieme alla dinamite e così anche il cannone, portandosi dietro un isolato…Intanto gli altri avevano parcheggiato la macchinetta corazzata davanti alla casa, e Acer stava là dietro insieme all’artefice dell’idea, Kayle, mentre Andrew faceva la guardia all’angolo della casa. Ma uno degli scagnozzi uscì dalla casa con un filo e, scappando, fece esplodere l’abitazione…evidentemente il boss non era lì.
Andrew si trovò l’intera casa sparata in faccia (145 danni), Mark e Blouding erano dentro la macchinetta che fu distrutta dall’esplosione e completamente carbonizzata quando prese fuoco la benzina, Acer era dietro la macchina quando questa gli si ribaltò sopra schiacciandolo, mentre Kayle riuscì a fuggire…
Bilancio finale: 4 dei nostri morti, morti anche una cinquantina di civili, danni per milioni, il Boss nonostante tutto ancora vivo…
Ma secondo voi ne è valsa la pena?