I PG entrano in una stanza a forma di croce, all’interno del dungeon del fuoco.
DM: “ai lati ci sono cinque barili pieni d’acqua, tre pieni di un liquido che così a vista sembra olio, e al centro vedete le statue d’ottone di tre nani con l’accetta alzata, intenti a spaccare dei veri ceppi di legno.
Kelvar (il personaggio con 100 ceppi di legno nello zaino) “Mmmh, interessante…”
DM: “NO! BASTA CEPPI!!”
DM: “Tra l’altro…Ragnarok, tu noti tutt’intorno alla stanza incisioni di rune in tutto simili a quelle che ti hanno fatto saltare in aria prima…”
Ragnarok Occhiodilince: “Mmmh…interessante…”
Party: “NO! NON LEGGERLE!!”
Artemius: “tra l’altro…adesso come si fa ad aprire la prossima porta? La poesia dice solo che dovremmo decidere se accendere un fuoco o no…”
Ragnarok Occhiodilince: “CI SONO!!”
Party&DM: “Oh, no!”
Ragnarok Occhiodilince. “Facciamo così! Faccio una pira attorno ai nani con i ceppi di legno, buttiamo l’olio sui nani, e poi, come dice la poesia, dobbiamo essere indecisi, quindi leggo le rune, esplodiamo i nani, incendiamo tutto, ci buttiamo sopra i barili d’acqua e si aprirà la via!!”
Party: “…”
DM: “…”
Ragnarok: “…”
DM: “Senti, fai così: scrivimi su un foglietto l’esatta serie di stronzate che fai, che non mi bastano i dadi per calcolare i danni…”