Il mio primo gruppo di avventurieri durante una delle mie prime missioni incotrò un gigante delle colline che aveva intenzione di mangiarseli cotti al vapore in crema di asparagi (il gigante aveva frequentato un corso di nouvelle cousine). Frengo, il nano guerriero, con un’idea geniale disse “Non ti temo! Ora grazie a questa pozione divento fortissimo e così t’accoppo! Tie!” ma in realta la bozza era una pozione di metamorfosi in topo. Quindi astutamente se la fece strappare di mano dal gigante e quando questi la bevve divenne un gigante-criceto-nano (come quello di Minsc di Baldur’s Gate per intenderci). Barabba, il mago del gruppo, che di magia ne capiva quanto un frullatore ottenuto con i bollini, disse “AH AH gigante dei miei stivali adesso ti mangio io!” ed in un sol colpo si ingoiò il gigante-criceto, non sapendo che le creature sotto metamorfosi una volta morte ritornano alla loro forma . L’ultima cosa che gli dissi fu “Avverti un leggero bruciore di stomaco”.
Qui si lamenta funestamente il fantasma di Barabba in attesa di un Buscopan.
C’era una vecchia storia di Dylan Dog in cui il grassone moriva esplodendo per un cioccolatino. Scena ripresa a dire il vero da un altro film di cui non ricordo il nome, in entrambi i casi il cioccolatino era in realta’ una bomba. Questa Tale me l’ha ricordata.
Praticamente a metà tra l’epica e il Morgante di Luigi Pulci.
Fantastico.