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Le lepri rosolate piacciono, ma bruciate.. eee..

Si era ormai alle soglie dell’invverno e il party, formato da un nano
chierico di Tempus (Arund, io^^) una mezzelfa cavaliera errante devota a
Torm (Silde) un mago mezzodrow (Velgarn, il master) e un ladro Halfling
(Larok, il chiuaua prendi botte del gruppo^^), stava viaggiando nelle
terre selvagge all’esterno della città di Erdan per adempiere al
compito assegnato dalla chiesa locale al prode chierico: Trovare e
recuperare lo scudo di Andir il puro, grande guerriero dell’antichità.
Mentre il gruppo seguiva le tracce dei vili Hobgoblin lungo i monti, si
accorse di essere affamato, e di non avere lo straccio d’una galletta.
Provvidenzialmente in quel momento una lepre traversò loro il sentiero,
guidandoli infine alla propria tana. Dunque: in una Collinetta
soprelevata si aprivano svariati buchi, da cui ogni tanto spuntava il
muso bianco d’una lepre. I prodi PG decisero perciò di procurarsi
stufato di lepre a vita… i tre maci uomini (e nani e halfling e
mezzidrow.. insomma nessun uomo^^) ammuchiarono foglie e sterpi a ogni
ingresso tranne uno, lasciando libera una via d’uscita ove catturare la
cena. mentre Larok dava fuoco alle sterpaglie Velgarn e Arund si posero
di fronte all’apertura, dotati d’un sacco ricavato dalle coperte del
nano." Come vorreste prenderle ste lepri? guardate che si accorgono se
dalla porta entra luce o meno è!" disse scettico il mezzodrow.Dopo una
lunga discussione su "le lepri sono dotate del minimo indispensabile di
cervello oppure no?" le lepri decisero la risposta. Mentre i due
avventurieri dibattevano sulla loro scatola cranica un fiotto di
leprotti sgorgò dalla scura tana investendo il sacco e portandoselo
via. Cominciò un picchia picchia generale: il nano dava possenti
asciate ai poveri animaletti, spappolandoli e rendendoli decisamente
immangibili, il mago bastonava selvaggiamente la propria cena e Larok
infilzava sadicamente il corto pelo dei leprotti appena nati.Quando al
nano fù fatto notare che le asciate erano il modo migliore per
rimetterci la cena (dopo quasi mezz’ora di sudato inseguimento) questo
afferrò lo scudo e continuò imperterrito a spappolare la propria cena
(mentre ciò accadeva il mago si dava al campionato mondiale di "rotola
inseguendo leprotti" uscendone dolorante ma vincitore). Infine, come
gli dei lo vollero il fuoco agli ingressi delle tane si spense, e i
parecchi sopravvissuti si rifugiarono in casa. Avvenne in quel momento
il momento di massimo splendore celebrale da parte del mago: si
avvicinò a un buco, mise un occhio sul pertugio, poi cominciò a
mormorare arcane parole…(PALLA DI FUOCOOOO!!).. Il terreno saltò e si
scosse mentre lingue di fuoco e nubi di fumo si levarono a investire il
volto del mezzo drow. Morale: la cena risultò appena sufficente e il
party ebbe da allontanarsi dal luogo della carneficina a causa
dell’insopportabile odore di Mattatoio/misto forno crematorio.

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