Nell’impeto della battaglia dei PG contro i loro cloni generati dallo specchio magico, ormai ognuno aveva perso di vista chi fosse veramente suo compagno e chi no. La possibilità che aiutando un compagno lo si finisse per accoppare erano alte, ma i nostri eroi erano così impavidi da non curarsene.
Nucumna Dunst: “Evoco il mio cavallo e carico la mia copia, io sono un paladino, ma quello no, e sono sicuro che lui un cavallo da evocare non ce l’ha!”
DM: in effetti tu evochi il cavallo e ti getti contro il tuo doppione, mentre lui si limita a correrti incontro scartando di lato con la spada alzata”
Nucumna Dunst: “Evvai!”
DM: “c’è però un piccolo problema…davanti a te c’è Artemius, che non sa che tu sei tu, e ti vede corrergli incontro caricando con il cavallo. Insomma, hai due millisecondi per convincerlo ad abbassare la balestra”
Nucumna Dunst: “IO SONO IO!!”
Party&DM: “…….”
Artemius non abbassò la balestra….