Qual’è la trappola più crudele, meschina e terribile che si possa concepire? Un tronco che schiaccia lo sfortunato di turno? Un soffitto che scende inesorabilmente? Una morsa che stringe le caviglie del personaggio mentre una lama passa ad altezza cintura? Un terribile incantesimo che si attiva quando qualcuno dice "bà"? No, niente di tutto questo. E’ la coboldopulta.
Immaginate l’espressione di giubilio della monaca Vivien, quando si è vista oltre un lungo corridoio un coboldo inerme e indifeso… immaginate il chierico Rohen, che ha veduto la monaca mancare il colpo (onta e ignominia su di lei!) e che aveva una morning star in mano… il povero coboldo aveva la testa fracassata quando è crollato a terra… nessuno mi ascoltava mentre dicevo che aveva un filo legato ai fianchi… nessuno si è accorto di cosa è successo quando il filo è stato tirato dal corpo del coboldo, e l’intero corridoio più stanzetta si è sollevato… nessuno mi ha creduto quando il chierico e la monaca sono stati scagliati via da quella che si è rivelata un’enorme catapulta innescata a coboldi…
ricordate: ogni trappola richiede un’esca appetibile.