A volte un’arma non ha bisogno di assestare il colpo decisivo per salvare le vite dei PG ed entrare nel mito.
Una semplice spada +1, fatta d’osso, recuperata dal corpo di un druido alaghi più per trofeo che per altro. Non che Saevel Dreadstorm volesse sguainarla spesso, perché, quando sei un arciere con pochissimi punti ferita, gettarsi in mischia è davvero l’ultima opzione contemplabile.
Eppure servì sempre bene il suo proprietario, finendo scheggiata e danneggiata, ma sempre affidabile, sempre al suo fianco per più di dieci livelli. Fino a che, davanti al motore della nave volante in procinto di esplodere per un sabotaggio, non ci fu bisogno di uno strumento per rimuovere il metallo fuso dal cristallo in cortocircuito. Uno strumento che non conducesse elettricità: come una vecchia sciabola magica d’osso.
Ti dobbiamo più della vita, fedele compagna, poiché, se quel giorno lontano Saevel non ti avesse conquistata, oggi nessun eroe rimarrebbe a opporsi al dio-serpente Ssertrous.
I tuoi resti carbonizzati avranno un posto d’onore nella sala dei trofei. Beh… se riusciremo a ritornarci vivi, s’intende.