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Il pilota inquietante…

Nel testo completo di questa "Tale" c’e’ una e-mail di un pbem, la presentazione di quello che sarebbe dovuto essere il pilota di una astronave sperimentale, mentre tutti si presentavano in maniera abbastanza militare arriva questo genio che si presenta in mezzo ad un gruppo di persone abbastanza normali in questo modo:


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I costrittori cominciavano a fargli male, li portava da quasi un
giorno e poteva considerarlo un record personale: i tizi
all’Ospedale erano decisamente coscienziosi, sebbene non avesse mai
dato in escandescenze di particolare violenza.
Uno dei due paramedici, i suoi fedeli accompagnatori, gli sussurrò
all’orecchio: "Siamo arrivati, bello, ma non per questo sei al
sicuro: la più piccola cavolata e torni da noi…"
"La vostra ospitalità è deliziosa quanto ingombrante, buon uomo…e
poi dica al suo stimato Primario che non erano ragni, quelli che
vedevo sulla scrivania, bensì scorpioni neri…c’è una bella
differenza!"
Entrarono in una sala riunioni quasi deserta, occupata da due
militari dall’aria marziale e severa.
*Il duca di Wellington sarebbe fiero di quest’atteggiamento
rigido…*
"Ehm…perdonate il consistente ritardo, signori, ma urgenti impegni
hanno momentaneamente distolto la mia attenzione…vorreste essere
così cortesi da farmi liberare?"

[Naz]

"Oh…così è lei il capitano…lieto di conoscerla, signore. Io
sono…" l’incertezza fermò la lingua dell’alto saturniano, avrebbe
voluto dire che era una scintilla nel mare di luce, però temeva la
reazione dei due aguzzini e poi…c’era una scatola sul tavolo, a
lui le scatole non piacevano, erano regolari, chiuse,
sinistre…potevano contenere di tutto e aprirsi all’improvviso, lui
le odiava…Riuscì a continuare: "Sono Thorvall De Wixell,
secondogenito del Barone De Wixell, e mi onoro di essere il suo
pilota."
*Dannata scatola…mi sta fissando, lo sento…che vuoi da me?*

[Naz]

Finalmente i costrittori furono rilasciati e potè muovere le
braccia, lunghe come tentacoli e così magre che parevano doversi
spezzare da un momento all’altro.
Uno degli infermieri, riponendo le attrezzature di contenimento,
commentò: "Se dovesse esagerare non esitate a chiamarci, mi
raccomando!"
Thorvall battè le mani, ridendo, e cominciò a girare attorno al
tavolo, contando sottovoce.

[Naz]

"Eh? Come? Oh…niente, niente, adesso mi siedo…"
Sprofondò in una poltroncina, gli occhi albini che non mollavano la
scatola…
"Deliziosa giornata, vero? Non un solo usignolo batte la fiacca,
quest’oggi, e il lago non è mai stato tanto scintillante…la
campagna ci è propizia, lo sento!"

[a voi]

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