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i vampiri

I vampiri…fin da piccolo Dracula è stato per me un icona e lo sterotipo del vampiro.

Negli anni ho visto un sacco di variazioni su questo tema(film,libri,videogiochi e giochi di ruolo)che per lo più hanno dissacrato ed umiliato la mia immagine di queste affascinanti creature.

Tutto questo per introdurre la seguente cosa:

un paio di settimane fa il nostro esperimento con la quarta edizione è fallito miseramente.

Il master ha detto, senza alcun preavviso:”continuamo o facciamo altro?”

La scelta è ricaduta su Vampiri e si è scelto di ambientare la storia nel medioevo all’epoca della battaglia di Hastings (con la possibilità di portare avanti i pg anche per un millennio).

Ecco il bel circo (in ordine decrescente di normalità), raffazzonato d’urgenza, che ne è venuto fuori, e che non contribuisce a ristabilire il carisma perduto del mio povero Dracula…

Dottor Lesrach Ismael Van Zerth:Un Tremere svizzero appassionato di medicina ed occulto (e da quanto ho capito l’unico con un cognome). Sarebbe quasi normale se non fosse assolutamente anacronistico (era un personaggio creato per fare una prova con vampiri the masquerade, tuttavia era già pronto e quindi è stato preso comunque malgrado la figura del dottore e tantomeno quella dell’informatico all’epoca non esisitessero) e se non possedesse la disciplina di vicissitudine (l’arte di riplasmare il corpo proprio o altrui) che a volte sfocia in scene difficilmente commentabili.

Sir William: Un conte Bruja di origine inglese…detto questo detto tutto,specialmente considerando la dichiarazione del giocatore (“giocherò lo stereotipo del bruja!!”).

Mary: Nome in codice Maria Claretta in quanto è una ex suora (e attualmente anche ex moglie,v edova per essere precisi. Che sia per caso o per scelta non ci è dato saperlo, ma l’ingente patrimonio che possiede getta ombre di dubbio), si chiama effettivamente Maria (è in effetti italiana) e, come ogni brava Malkavian, è suonata. Sostiene che  le voci le parlino ;di volta in volta si tratta del Diavolo o della Madonna. Inoltre possiede una vera e propria fede in Dio che mette a disagio gli altri vampiri e che a volte causa qualche incidente, inoltre bisogna spiegarle che il valore di una persona non si misura dal peso dei crocifissi che indossa.

Eideard: Il nome è, a quanto sembra, gaelico. Questo vampiro appartiene al bestiale clan gangrel, probabilmente il clan di vampiri più portato al combatimento estremo. Immaginate ora questa feroce e terrificante macchina assassina incastrata a forza nel corpicino di un bimbo di otto anni… Riguardo al comportamento di Eideard possiamo dire che presenta moltissime analogie con quello del gatto con gli stivali di Shreck. Molti si chiedono (noi inclusi) cosa possa aver spinto un vampiro ad abbracciare un bambino, il fatto che il suddetto bambino non ricordi assolutamente nulla di prima della sua non vita lascia spiacevolissimi sospetti sulla condotta morale del suo sire Gangrel.

Alcuni esempi di gioco:

“hei,non puoi mica ucciderlo!”(mary a william)

“ne sei prorio sicura?”(william ironico mentre si difende due tizi che vogliono decapitarlo)

 

“ed ho anche un gattino!”(maria sfoderando un micio)

“gli animali non sopportano la presenza dei vamiri a meno che non abbiano animalità o addestrare animali,tu ne hai?”(master)

“no”

“il gatto sibila e si dimena cercando di divincolarsi da te”

“ora capisco… ho sempre pensato che fosse schizzato”

 

“ma non puoi, lui ha una croce!!”(la tipica obiezione di Maria,e di chi altrimenti?)

 

la pietra della scandalo:

I quattro vampiri sono costretti ad intraprendere un lungo viaggio durante il quale devono fare tappe (in genere in alcune locande) per nutrirsi. Quando entrano nella seconda taverna oltre al tipico assortimento di avventori ce ne sono tre che spiccano: un monaco,un nobilotto ed un mercante. Maria legge la loro aura mentre i tre rivolgono la loro attenzione ai nuovi arrivati. Il monaco è indifferente, il mercante diffidente ed il nobilotto lussurioso. Mary nota anche che il nobilotto stà fissando intensamente i pg che consigliano Maria (che è una bella donna) di stare attenta. Si fa ora di andare a nanna sul pavimento della locanda (abbiamo la fortuna/sfiga di aver un master che conosce le condizioni dell’epoca) assieme con tutti. Grazie alle percezioni acuite che possiedono Maria e Lesrach sentono il nobilotto avvicinarsi in silenzio e decidono di approfittarne per nutrirsi. L’imprevisto è che l’uomo non salta addosso a Maria ma a Leshrac, e per di  più con un respiro piuttosto affannoso (dimostrando tutto sommato di avere buon gusto dato che il dottore è quello col punteggio di aspetto più alto del gruppo). Il dottore sconvolto ed anche un pò terrorizzato lo aggredisce comunque sebbene più per autodifesa che per altro. Fortunatamente riesce a morderlo senza svegliare nessuno e mentre si nutre si riprende lentamente dallo choc.

“lo sfregio!”annuncia al master

“cosa?”tutti

“avete ragione…a cosa servirebbe?allora lo castro così risolvo il problema…anzi no,non è abbastanza…”

“Ho trovato!! glielo sposto dietro il ginocchio!! così oltre ad impedire che una cosa simile si ripeta soffrirà come un cane ogni volta che farà uno scalino o monterà a cavallo!”

“…ma cosa!!! non può farlo!” alcune paia di occhi sbigottiti che fissano il giocatore

“tecnicamente si”

“oh,mio dio…” (tutti)

“la accendiamo!!”

Stiamo ancora discutendo animatamente sulla moralità di una simile operazione di chirurgia urologica e di eventuali perdite di umanità ad essa connesse,fatto stà che un nuovo mostro figura ora nei bestiari medievali.

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