Il buon master descrive la solita scena di distruzione dopo il passaggio del nostro arcinemico Shalannoth, ponendoci davanti agli occhi una città che sembra svegliarsi poco a poco da una catastrofe. Qualcuno ritira su un’insegna, mentre altri aiutano a spostare delle macerie. Visto lo scenario già devastato, l’indole malvagia di Syrzan, lo stregone illithid, prende il sopravvento: ragionando sul fatto che “tanto il villaggio è già distrutto, cosa vuoi che ci capiti”, si protende verso le inferiate di un orfanotrofio, pungendosi la mano contro le sbarre rugginose mentre prende la mira. Dopodichè, alzando gli zigomi in un ghigno celato dai tentacoli, urla “Grande potere dell’oscura sapienza, io ti convoco! PALLA INFERNALE!”
nemmeno a dirlo, l’orfanotrofio viene raso al suolo da una gigantesca meteora di morte.
Sotto gli occhi allibiti di un contingente dell’esercito del Cormyr d’istanza nel luogo per prestare aiuti umanitari.
Per niente scoraggiato, Syrzan alza la mano dove si può intravedere una gocciolina di sangue e la mostra ai soldati:
“Lo avete visto tutti, quell’orfanotrofio mi ha attaccato deliberatamente!”