Mentre vaga dispersa tra le montagne di Ravenloft, la compagnia viene attaccata da un gruppo di grifoni cavalcati da guerrieri umani. Uccisi questi, Osthur decide di levarsi magicamente in volo per effettuare una perlustrazione e vedere se nei dintorni si trova una roccaforte di questi misteriosi cavalieri.
Il Diemme si lancia in una lunga descrizione del volo di Osthur, un’esplorazione delle montagne che dura ore e ore, fino a giungere nei pressi di una rocca presidiata dai cavalieri e dalle loro alate cavalcature.
Ritornato dai compagni, il sacerdote li informa che la base dei grifoni è ben lontana e che quindi possono procedere senza troppi rischi. Il gruppo, rassicurato, si incammina.
Fatti pochi chilometri di strada, il Diemme descrive:
"Improvvisamente, davanti a voi vedete una fortezza…"
e i personaggi "Ma è dei cavalieri dei grifoni?"
"Pensate proprio di sì.."
"Scusa, ma non era a chilometri e chilometri di distanza?"
"Questa è un’altra!"
"Ma come!" Protestano a quel punto gli avventurieri "Osthur ha perlustrato quasi per un giorno le montagne e ha trovato quella a chilometri da qui, mentre questa a pochi passi non l’ha vista??"
"Sì, ma lui è partito a diritto…" spiega il Diemme.
Ecco quindi spiegato l’arcano. Probabilmente Osthur aveva volato per ore in linea retta, intirizzito, e con lo sguardo fisso davanti a se.