Master: Katrina era stesa sul suo letto, i capelli biondo platino che formavano un’aureola dispersa sul materasso. Il vestitino in pelle buttato malamente su una sedia. “nu! Nu! Nun me meni signo’. Nun ce ho fatto apposta.”
Kelly: “Katrina,spiegami bene cosè successo ieri e non piangere.Non sai cosè il vero dolore” disse Kelly ricordandosi del suo colpo di fulmine per un oggetto di legno
Master: Katrina scosse la testa: “Ma io l’ho menato signo’, ma l’ho menato forte. Ma forte. Ma quello niente. Non piangeva, non si piegava. Non mi ha manco detto la parola d’ordine. Gli ho spezzato due palette sulle chiappe! nienteeeeeeee.” disperata rituffò la testa nel cuscino.
Kelly: “fammi vedere con quanta forza l’hai colpito. Su! Colpiscimi, muoviti.”disse Kelly guardando negli occhi Katrina
Master: Katrina tirò una sberla con una discreta forza, ma sbattè contro l’armatura in pelle di Kelly e non le fece quasi niente.
Kelly: Kelly colpì Katrina restituendo la sberla subita,e le urlò “incazzati!senti la rabbia salire,su!”
Master: Katrina si beccò il poderoso schiaffo di Kelly che le fece rossa una guancia. Si mise a piangere: “Non ce la farò mai ad essere al suo livellooooo. Sono una sfigataaaaaa.”
Kelly: “se non ti alzi ora e mi colpisci lo sarai per davvero!” rispose Kelly
Master:Katrina tirò indietro le lacrime e disse “SI!” digrignando i denti. Tentò nuovamente di colpire Kelly.
Master: Katrina tirò un colpo come Kelly ne aveva visti pochi. Fece quasi male quanto Kelly ne aveva fatto a lei. Katrina si sentì fiera.
Kelly: “Orc…brava!ma vediamo se hai il coraggio di rifarlo,donnicciola.” disse Kelly cercando di provocare Katrina
Master: Katrina tirò nuovamente un altro schiaffo, mancando completamente Kelly che le girò attorno.
Kelly: “Tranquilla” disse Kelly, “i clienti non cercheranno di schivare i tuoi colpi,sei stata brava e ora voglio che continuerai così,sempre con questa grinta.Puoi promettermi che lo farai?”
Master: Katrina annuì: “Si.” disse con uno sguardo risoluto. Forse c’era ancora un minimo di speranza per lei.”Ce la farò.” ok, era veramente senza speranza. Meglio mandarla il prima possibile a quel corso di aggiornamento.