E, dopo tante furiose battaglie, neppure il leggendario buon cuore del master poté salvare Elrik, il guerriero 4°/paladino 7° di Heironeous, soprannominato dai suoi compagni “Settantadue danni in carica”. (nomignolo senza dubbio più lusinghiero di “Trent’anni vergine”)
Elrik! Colui che sempre si distinse tra i Neph-Busters, per la sua affidabilità e convinzione, per la sua incrollabile fiducia nei suoi ideali e nelle sue scelte, che esprimeva affrontando ogni ostacolo sempre allo stesso modo: caricando con Attacco Poderoso.
E MaxiMaster, ormai frustrato nel vedere combattimenti presupposti come epici durare due round, nel tentativo disperato di fornire un po’ di sfida ai gocatori, pose davanti al gruppo orripilato una titanica scolopendra semi-umana.
Ma nemmeno questo raccapricciante spettacolo fermò Elrik dalla sua sete di danno massiccio giustizia, poiché a fermare la lama del suo spadone non sarebbe riuscita nessuna orrida visione, ma soltanto un ostacolo che impedisse di caricare in linea retta. E non ce n’erano.
E, dopo tre interminabili round di sfida a chi crolla per ultimo, alfine la perdita di sangue e Costituzione ebbe ragione del prode Elrik, che ricadde morto sulla carcassa del suo più rigonfio avversario.
Ma non disperare, Elrik, poiché i Neph-Busters hanno già sottratto la loro amica Cassandra al gelido abbraccio della morte, e riusciremo a riportare il caldo soffio vitale nel tuo petto, senza dubbio alcuno. Perché il tuo giocatore ha già chiesto se proviamo a farti resuscitare.
Comunque, la prossima volta che carichi come un barbaro scemo, mi senti.