Alle prese con la ricerca del cibo la compagnia Imperiale riece a racimolare la sua colazione dalla scalata di alcune palme.
Campioni del kumitè si apprestano dunque a rompere noci di cocco per trarne il sostentamento.
Lance e falci si rivelano armi decisamente scomode per tale mestiere, ed in mancanza di altre armi contundenti coloro che hanno studiato a lungo arti marziali o posseggono una forza bestiale la mettono alla prova nella scenica impresa…
Master: “per aprire la noce di cocco dovete danneggiarla oltre la sua durezza di…4!”
Lo Pen, membro di spicco della Tong cinese di Chu’yuan (ladro) non ci sta a passare in secondo piano davanti ad un anziano monaco, e pensa:
“per mille grani di riso! il mio pugnale fa solo 1d4 e non ho bonus di forza: non ho speranze!” poi con esasperata freddezza si avvicina al suo compagno e gli sussurra nell’orecchio: “Zen, fai finta di niente. lo vedi quel cocco lì? Avvicinati fischiettando, distraimelo! Intanto io striscio di soppiatto dal dietro e…Zac! Col furtivo che ho mangiamo tutti in un lampo!”