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Corsa sui gusci di tartarughe

Partita dimostrativa a elish.

Situazione: siamo a un torneo (i pg non si conoscono tra loro) in cui bisogna vincere 3 prove per avere un ricco premio. La prima prova è appunto una corsa sui gusci di tartaruga legati a delle corde trainate da delle lucine che schizzano a velocità incredibili. Il percorso è ovale.

Prima curva.

Io: nel casinista tentativo di infastidire i concorrenti vicino a me, finisco completamente fuori traiettoria, e la forza centrifuga mi butta fuori quasi in orizzontale. Altri due gusci di tartaruga (trainati dalle lucine) stanno per raggiungere la mia corda in orizzontale. Se la toccano (dato che stanno nella traiettoria corretta, vanno più veloci), le nostre corde si possono intrecciare con il risultato che rischiamo tutti e tre la morte. Cerco disperatamente di tornare giù, riuscendo a cozzare con gli altri due gusci, senza che le corde di intreccino (ma la mia tiene bloccate le altre due, perché le lucine non cambiano corsia).

G1: tirando un piede per terra, riesce a bloccare il guscio all’entrata sulla curva, tagliando così la curva stessa e mandando fuori pista altri due concorrenti

G2: prima della partenza si era legato al guscio della tartaruga, e si era bendato. Passa tuta la prima curva a cercare disperatamente di tenersi, dando fastidio agli altri (senza fare troppo danno)

Rettilinio

Io: Cerco di passare sotto gli altri due gusci in modo da liberare le corde, ben conscio che i gusci potrebbero schiacciarmi. Il primo capisce che sto per fare qualcosa che a lui non piacerà, e strattona la corda in modo da rallentare quanto basta. La manovra mi riesce con l’avversario. Il colpo non è troppo forte da ammazzarmi, e lui vola fuori dalla gara. (boato della folla)

G1: Si libera di un altro avversario, e nota che c’è un ostacolo sul traguardo.

G2: si libera della benda sugli occhi e cerca di tirarsi su

Seconda curva.

Io: La faccio perfetta, recuperando anche una posizione.

G1: Si butta il più possibile esterno.

G2: Accompagna al meglio la curva

Rettilineo. C’è un affare alto 4 metri, con quattro braccia piantato alla partenza, con un piede su un guscio e l’altro su un altro guscio. Le lucine tirano ma non riescono a smuoverlo.

Io: me lo ritrovo davanti. Non sapendo su quale corsia stanno le sue tartarughe rischio il tutto per tutto, e provo a saltargli sopra. Strattono la corda per sollevare il guscio cercando di colpirlo con il guscio sulla schiena, ma il guscio non si solleva abbastanza, e mi ritrovo che sto per passargli tra le gambe. Penso che se non faccio qualcosa in fretta, lui non figlia più, ma io non la racconto. Così mi butto di lato e spero in un miracolo. Da li in poi, non capisco più quello che succede. (boato della folla)

G1: Vede la mia manovra che ha come risultato di colpire il piede del colosso e fargli perdere l’equilibrio. Il guscio su quel piede si libera e scatta in avanti. Lui, che già stava esterno, si tiene quanto più possibile esterno e passa senza troppi problemi. (boato della folla)

G2: Il colosso è ormai caduto a terra e inizia a agitarsi in modo convulso (la sua razza perde il senso dell’equilibrio e la testa è in orizzontale. in quel caso iniziano a muoversi in modo sconcusionato fino a quando per sbaglio non portano la testa in qualche posizione utile). Il giocatore tenta di saltare fuori dalla portata dei sei arti che sferzano l’aria, ma lo spazio è stretto e non riesce a sollevarsi abbastanza. Un braccio lo colpisce e lo fa scattare a velocità incredibile verso l’esterno. (L’urlo della folla fa tremare l’arena)

Terza curva

Io: la mia corda e quella del piede del colosso si intrecciano. Schizzo a velocità assurda, il mio guscio ruota su se stesso senza controllo. Non posso far altro che tenermi.

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