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R.I.P.

Pima o poi ogni personaggio muore al di là di ogni possibilità di recupero magica o divina e a nulla valgono le preghiere lacrimose all’impietoso Diemme. Il PG è andato, kaputt, passato a miglior vita, passeggia nel Limbo strimpellando l’arpa, svolazza di nuvola in nuvola, il check sulla Costituzione è fallito, insomma… è divenuto ingiocabile…

Stranamente, però, quando questi drammatici eventi accadono, almeno nelle nostre partite, sono sempre dovuti a eventi tutto sommato improbabili o strampalati. Ne riporteremo qualcuno negli epitaffi qui accanto, a imperitura memoria dei nostri sfortunati compagni di avventura…

Fuori luogo

>” Parenti e familiari si stringono intorno alla salma del Viandante Massimo I (ladro 4°), deceduto sotto il soffio di un drago d’oro incontrato sulla via di ritorno dal castello di Cryas D’deneith Dai suoi ultimi desideri citiamo: VENDETTA! , rivolto all’ormai fuggitoBardo di strada Gabriel, “M’Hanno rapito!” gridò questi scherzando, scatenandoL’ira del Legale drago”

Judas Ferfil, druido incompreso.

Vogliamo ricordarlo cosi, istericamente gioviale mentre soggetto ad un incantesimo di charme, teneva fermo il proprio compagno lupo mentre il nano infilzava la bestiola con un forcone magico da identificare (che poi si scoprì che creava patate). Vogliamo ricordarlo con gli occhi pieni di lacrime e il naso rivolto verso il cielo mentre osservava la traiettoria del suddetto lupo lanciato a mo’ di proiettile dal bardo Gorik sotto l’effetto di un incantesimo di Ira. Vogliamo ricordarlo riscuotersi dall’ennesimo incantesimo di charme completamente ricoperto di sangue ed interiora delle due vipere enormi che lui stesso aveva calmato e convinto a non attaccare il gruppo, e subito dopo aveva massacrato senza pietà. Ed infine vogliamo ricordarlo cosi, carico di furia omicida mentre… Leggi tutto »Judas Ferfil, druido incompreso.

Don’t try this at home.

Ci troviamo nel mondo di warcraft e siamo i prescelti per portare la pace sul pianeta. Risulta tuttavia evidente come la dea bendata sia d’una diversa opinione. Il prode Eberk, dopo aver abilmente evitato l’esplosione del proprio fucile (al primo colpo sparato) ed aver subito qualche ustione dallo scoppio del cannone vicino al quale era appostato (al secondo colpo), decise che non vi era altra soluzione se non caricare i nemici con un barile di polvere da sparo. Il suo tentativo non fu vano, ma dopo la tremenda esplosione gli amici trovarono solo qualche pezzo.

Syntax Error, Stregone 6°

o stregone del party è passato a miglior vita, e le sue 4 personalità con lui. Ma gradiremmo condividerne gli ultimi momenti quando, con la bellezza di 5PF, di fronte a due pulsanti da premere, evita che il barbaro ne prema uno, preme il secondo scatenando così una nube acida che lo fece trapassare sul colpo. Il DM gli concesse un ultimo desiderio ed egli, memore delle scomparse di altri PG, si lanciò una palla di fuoco addosso “Così nessuno può avere il mio equipaggiamento”.

rurik ungart nano chierico di tempus 1°, saggio ma non troppo

on nostalgia ci piace ricordarlo dall’alto della sua saggezza 18 litigare nella sua prima quest con un coboldo, un bardo, due osti, due guardie cittadine e lo stregone imaskari del party ricordo ancora la gaiezza delle sue parole quando dopo aver perso metà pf contro un piccolo coboldo disarmato lo stese con un singolo cazzottone sul naso la luce dei suoi occhi quando tentò invano di atterrare i due osti con una spinta alquanto fiacca o la giovialità del suo “argh” quando una delle guardie cittadine di luskan divelse il suo busto dal resto del corpo con un mirabile critico da 36 danni frutto della sua ascia bipenne il master incredulo da siffatte prove di saggezza da parte della guida… Leggi tutto »rurik ungart nano chierico di tempus 1°, saggio ma non troppo

Bork’An Shas’El, Morfico Druido 3°

ogliamo ricordarlo così, mentre affrontava il tirannosauro con tutta la selvaggia e ruvida possanza di un vero mastro degli elementi. Vogliamo ricordare come irrise la morte fuoriuscendo dalle viscere del tirannosauro con trionfale posa. Volevamo anche ricordargli che stavamo fronteggiando tre tirannosauri. Creature suscettibili alla morte di un membro del branco. “Ah, ma quindi sono morto?” Bork’an Shas’el, ultime parole.

Rocchio, Monaco 3°

iangiamo la scomparsa di Rocchio, il monaco con i pugni nelle mani. Durante i suoi ultimi minuti, mostrò tutta la sua schizofrenia, minacciando di morte un nano, chiedendogli perdono, insultandolo, deviando un’ascia da lancio, insultandolo di nuovo per infine rannicchiarsi in un angolo come un bambino al quale hanno rubato le caramelle. Fu colpito da un colpo d’ascia, seguito dalle parole: “Devia questa”. Sulla lapide riportiamo le parole di Stefano prima della morte del suo PG: “Una morte impossibile da evitare”

Carroll e Ruth: l’illusionista con il rospo nel cappello!

Li ricordiamo sorridenti e molto legati; l’illusionista e il suo rospo. I compagni cominciarono a sospettare delle lunghe leccate sul dorso dell’animale da parte del mago fattone quando le sue battute gelavano l’aria piu’ di una tempesta di ghiaccio. Ci piace ricordarlo mentre lancia “spruzzo colorato” con la fiducia di chi lancia una “palla di fuoco”. Sprezzante del pericolo, lo ricordiamo millantare poteri mai avuti e incantesimi completamenti inventati. Una pioggia acida (gentilmente offerta dal drago) ce li ha portati via. I compagni posero, incacchiati come biscie per la perdita …di tanti oggetti preziosi!

EDILAT, L’UOMO CHE PENSAVA TROPPO

o ricordiamo così il nostro Edilat( psionico): intento a lanciare i soliti 4 poteri sempre con un effetto diverso o ancora mentre, teso nello sforzo di usare le sue abilità mentali, rischiava di svenire ad ogni azione. La compagnia lo commemora con la mascella spalancata mentre il troll degli acquitrini balla la quadriglia sul suo povero corpicino tatuato lasciando danni da artigli pari all’esplosione di una supernova (il master basito ha ricontrollato i calcoli tre volte).