R.I.P.

Inutile e dannoso Chierico/ladro/assassino dal lignaggio demoniaco, perì nei cupi labirinti dell’Underdark. Cercò di scassinare, senza esito, una porta protetta da una serratura magica, attivando l’evocazione di un leone celestiale. Non contento ci provò di nuovo con la porta successiva, protetta questa volta da un sigillo di Morte. I compagni cercarono di resuscitarlo, per poi ricordarsi che l’incantesimo non funziona sugli esterni… Peccato. Urk il mezzogre, Thor il nano grigio e Niniel la drow posero, dopo aver rubato tutto il suo equipaggiamento.

Vogliamo ricordarlo così, mentre porta in salvo il povero Odoiphoros agonizzante, dopo un fallito tentativo di curare del chierico Rubrik; Vogliamo ricordarlo così, mentre ha modo di vedere che nella stanza su cui si affaccia il corridoio, ci sono quattro orchi barricati dietro a un tavolo, armati di giavellotti; Vogliamo ricordarlo così, mentre assieme al gruppo stabiliscono di spegnere le torce nella stanza con gli incantesimi del chierico (creare acqua docet); Vogliamo ricordarlo così mentre, dopo aver spento le luci, striscia ventre a terra nella stanza, ignaro del fatto che gli orchi possiedono la scurovisione… I sui compagni, richiusa la porta del corridoio, rimpiangendo l’equipaggiamento perduto (Tutti: "fortuna che non aveva lui la cassa del gruppo"), allibiti posero..

Vogliamo ricordarlo cosi, nobile e fiero nel gesto di puntare il Bastone dei Potere verso un gigante della montagna, con lo scopo di porre fine alla sua vita in breve tempo.A conoscenza della labile percentuale che quel bastone potesse esplodergli in faccia, ugualmente evocò il suo potere esclamando coraggiosamente:"Tanto per sbagliare devo fare 99 con due dadi da 10, quando c@##o li farò? Mai!" I Compagni un pò qui e un pò la, posano le sue spoglie bruciacchiate, dopo averle recuperate dall’immenso cratere provocato dalla deflagrazione.

Scampato al primo mortale attacco della Grande Mummia, grazie ai poteri di un magico artefatto, niente poteva di fronte al poderoso colpo critico che lo raggiunse immediatamente dopo. "boia come girano oggi al Diemme!" furono le sue ultime parole

Accanitosi contro una Grande Mummia, si ostinava ad attaccarla ripetutamente nonostante il mago suo compagno di avventure la stesse al contempo bombardando con Palle di Fuoco. A fianco dei resti della Mummia le sue ceneri riposano.

Trasportato magicamente in volo da Pzar allo scopo di superare l’orda di insetti che aveva già fatto scempio del ladro, decideva di tentare il lancio di una torcia per causare qualche danno.  Ma ahimè! Il valoroso attacco si risolveva in una maldestra manovra che ebbe il solo risultato di farlo scivolare dalla già precaria presa del nano, per precipitare proprio in mezzo alle migliaia di chele in trepidante ed affamata attesa. Ivi giace quel poco che ne rimane

Lanciatosi eroicamente contro un’orda infame di insetti armato, per motivi noti solo a lui, di due torce, finiva sommerso e divorato da questi. Negli ultimi istanti di vita gli parve di udire una voce ultraterrena pronunciare con certa dose di ironia "Credo tu sia morto, sono circa mille punti ferita"

Fiero, nella torre delle finestre specchio, dove l’arcimago Kirin spiegava ad il suo ben più intelligente gruppo la natura delle magie che provocano illusioni, sprezzante esordiva con "la mia ascia distrugge le illusioni". Il mago impietositosi gli mostrò come un illusione poteva trarlo in inganno, producendo una sola illusione proprio davanti ad una delle finestre. Il barbaro lo caricò con uno stile che pochi avrebbero potuto usare, il suo urlo fu feroce, ma lo schianto dei vetri della finestra fu ben superiore… e dopo il più bel salto carpiato con avvitamento nel fossato che il mondi di D&D abbia mai visto, l’arcistupito arcimago ed i suoi compagni allibiti posero.

Vogliamo ricordarlo come un tenero lupetto caotico malvagio. Vedendo il proprio compagno minotauro cadere morente, al grido "Non si butta mai via niente!!!", si trasforma e finisce il poverino. Uno stregone pensa che la carne di minotauro sia più buona cotta e lancia palla di fuoco, cuocendo il cadavere ma incenerendo il licantropo.I compagni, dopo aver assaporato un pezzo di minotauro alla griglia qui vi posero.