Other Masters Tales

Elisabeth, agente dell’MI-6, riesce finalmente a catturare Corner, suo ex-fidanzato che ha tradito lei e l’Inghilterra a favore del regime nazista. Purtroppo su alcuni giornali sono uscite alcune foto del periodo in cui stavano insieme, e quindi Elisabeth viene creduta sua complice. Elisabeth, furiosa: “Vado ad interrogare Corner. La base intera risuona delle mie urla, mi sentite assolutamente perdere il controllo, gli urlo contro tutto il mio odio, tutto il mio disprezzo, gli chiedo perché abbia fatto una cosa simile”. Master: “Beh, capisco, mi pare una situazione normale”. Elisabeth: “E gli urlo ancora e strepitando continuo a chiedergli come abbia osato pubblicare la nostra foto privata su quel giornale…” Master, stupefatto: “Cioè, non gli stai urlando contro perché ha tradito… Leggi tutto »Anche le agenti segrete hanno un cuore

Robin è stata salvata da un duro interrogatorio grazie all’intervendo di un estremista futurista che è da sempre profondamente attratto da lei. Robin: “Grazie per avermi salvata, Chastel, anche se continuo a non potermi fidare del tutto di te”. Chastel: “Ovviamente, non devi mai fidarti di nessuno in queste situazioni. Fai bene a non fidarti neanche di me. Ora però pensiamo a passare la notte, prenderemo una camera in un albergo a mio nome facendoti passare per mia moglie”. [Poco dopo, i due vanno a dormire nel letto matrimoniale] Robin: “Non c’è altro posto, ma mi raccomando, mantieni le distanze”. Chastel, gentile: “Certamente, Robin, puoi starne sicura”. [Spengono la luce, passano un paio di minuti] Chastel: “Robin?” Robin: “Sì?” Chastel:… Leggi tutto »Trust no one

1929. I personaggi dopo essere riusciti, a dispetto della volontà del Master, ad essere incriminati per un omicidio che potrebbe far scoppiare la seconda guerra mondiale, si organizzano la fuga. Dopo aver deciso che faranno atterrare un aereo in un campo e poi fuggiranno con esso verso Londra, dove alcuni png li raggiungeranno in dirigibile, i giocatori si lasciano prendere dalla foga organizzativa. Dopo aver stabilito: a che ora tramonta il sole sulla Manica, dove è situata Stratford On Avon e perché non appaia sulla cartina, dopo aver individuato un posto sufficientemente trendy come luogo d’incontro (davanti ai fregi del Partenone al British Museum) ed aver stabilito i termini dello stesso, nonché aver ipotizzato la durata del tragitto da compiere… Leggi tutto »Come organizzare una fuga

Le nostre due eroine, insieme al resto del gruppo, si incaricano della sicurezza durante un concerto di musica sacra in una chiesa. Nessuno però deve sapere il loro coinvolgimento. Elisabeth è la riflessiva del gruppo, mentre Robin è… come dire… un po’ svanita… Elisabeth: “Ho riconosciuto un potenziale attentatore tra la folla, eh? Mumble… Ne devo parlare con qualcuno”. [Elisabeth ragiona un istante] Elisabeth: “E’ la scelta sbagliata… So che è la scelta sbagliata… ma mi avvicino a Robin e le dico di tenermi sott’occhio quell’uomo. Le dico che deve riferirmi ogni sua azione, ma SENZA che nessun altro ne sappia nulla, mi raccomando”. Robin: “D’accordo, nel caso il sospetto faccia qualcosa di particolare ti faccio sapere tramite gli altri,… Leggi tutto »E’ la scelta sbagliata

1929. I personaggi si preparano ad interrogare una spia nazista. Con cura si prepara la giusta atmosfera, colui che condurrà l’interrogatorio è il solo illuminato, mentre gli altri parlano dalla penombra. Il momento è solenne. Lebowsky, minaccioso: “Allora, cosa ne potremmo fare di un uomo che in realtà è una spia nazista? Potremmo consegnarlo ai tedeschi dicendo che ha spifferato tutto, chissà cosa gli farebbero. O forse lo daremo al contro-spionaggio francese? O lo daremo al KGB?” Robin, da dietro, cantilenando: “Lo daremo all’uomo nero che se lo tiene un mese intero…”

Uno stregone, un ranger, un barbaro… e tanti non morti, molto blasfemi e molto incazzati, se le stanno dando di santa ragione in una casupola di campagna infestata (a quanto pare). DM: Bene, Iniziativa! PG Str: 5 PG Rgr: 3; PG Brb: 19! Il risultato degli zombi ve lo lascio solo immaginare… niente che fosse al di sotto del 15! Comincia il combattimento e il barbaruccio spavaldo e temerario si lancia in un sanguinoso combattimento con i due compagni che lo supportano da lontano (sanguinoso si riferisce al suo sangue ovviamente). Il ranger impugna arco e frecce e comincia a tirare, lo stregone lancia su di se “movimenti del ragno”, si arrampica sul soffitto e inizia a sparare dardi con… Leggi tutto »Quando ci si scopre un po’ chierici

per la successiva sessione alla strage dei pg, mi vien in mente di creare un mega torneo in cui ogni divinità si procura un gruppo di persone affine alla sua area di influenza… i pg vengono parzialmente riportati in vita da Erythnul e partecipano al torneo con oggetti (maledetti) forniti per gentile concessione dal dio stesso. Il primo scontro, contro il gruppo di Vecna, procede piuttosto liscio, con qualche ammaccatura (dovuta principalmente all’ira di Sarck armato di Spadone del Berserker) Il secondo scontro si svolge contro Ehlonna… DM: “Vedete oltre l’area di combattimento (lunga circa 42 m) lo schieramento del gruppo di Ehlonna” (Descrizione del gruppo) DM: “Iniziativa” roll… roll… DM: “Nessuno si avvicina e tira una freccia a uno… Leggi tutto »Per il ciclo: i duri muiono spesso…

Dopo l’ennesimo tesoro piuttosto scarno ed inutile, Talin il Folle si lamenta con il DM dicendo : “Credo che tu debba calcolare meglio le cose… perchè se ci mandi addosso mostri che di media per colpire fanno 30… non ci si esce….negli ultimi scontri fatti ho subito più di 100 pf ognuno… ogni volta che mi attaccavano mi colpivano…. “ E il buon Diemme, flemmatico…. : ” Non è un mio problema… anche te fai un sacco di danni ad ogni colpo, ma non ho mai sentito lamentarsi nessun mostro!!! “

Il capovillaggio, ovviamente ignaro che i nostri siano creature della notte, ringrazia i personaggi per aver salvato le case dall’attacco dei banditi. “Eppure” aggiunge con tono grave “sento una presenza maligna nascosta, che ancora anela alle ricchezze del villaggio!” Nikolas: “Non si preoccupi, adesso che ce ne andiamo, Michael lo portiamo con noi…”