Other Masters Tales

Dragonlance. Durante la perquisizione di una casa avviene l’incontro tra uno del party ed un’elfa guerriera, che – colpo di scena – si rivela essere il personaggio del nuovo giocatore appena unitosi alla campagna. Il master lo invita a descrivere da solo il suo personaggio. E’ stata una presentazione davvero molto bella, di cui riporto qui le 3 highlight: – “Indossa un’armatura quadrata” – “Vestita con colori” – “Noti che lei ti guarda” – si ferma un attimo, quindi si sbriga ad aggiungere un particolare importante – … “ha gli occhi”

A seguito di una prova di Guarire per ripulire i tagli non proprio ben riuscita, il DM informa Saevel l’arciere che qualche piccolo segno sulla faccia resterà. Saevel: “Ma è fantastico! Tra 15 livelli canteranno le mie gesta, la gente guarderà le mie cicatrici, mi chiederà quale inimmaginabile mostro me le abbia causate, e io sorriderò e risponderò loro UN GATTO.“

Il gruppo sta cercando di portar fuori una famiglia dalla loro casa in fiamme. DM: “Ti carichi il vecchio sulle spalle”. Zethras: “Me lo segno sull’inventario“.

Manuel: “Il mio personaggio è, avete presente Sirio il Dragone? Ecco, è uguale, buckler all’avambraccio, capelli lunghi e neri…” Lavos-D: “Ma sei cieco?” Manuel: “No, quello no, però…” Lavos-D (mimando di ficcargli due dita negli occhi): “Rimediamo“.

Il DM, descrivendo il livello di tecnologia della sua ambientazione, spiegava che la tecnica di stampa esisteva già, ma non la stampa a caratteri mobili.   Gio’: “Ma tanto c’è anche l’incantesimo apposito per ricopiare libri, non so più in quale manuale…” Lavos-D: “Sicuro: come componente somatica ha la mossa dell’ombrello e come componente verbale si grida Suca Gutenbeeerg!“