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Master’s Tales

Un’enorme porta protetta da poderosi incantesimi si apre davanti a te. Oltre quella una stanza vuota, se non per un tavolo illuminato da un fascio di luce proveniente dal soffitto. Sul tavolo dei Tomi giacciono, il potere che emanano è immenso!
Timoroso poni la mano su uno dei volumi e ti rendi conto che stai per consultare i resoconti delle avventure della Compagnia dell’ElfoLadro, quella stessa compagnia responsabile della nascita di tutto ciò che ti sta circondando adesso.
Saluta i tuoi neuroni, tu che ti stai accingendo a leggere le mitiche Master’s Tales!

La Grande Quercia Saggia

Seguendo le tracce di supposti lupi mannari, i nostri eroi giungono al cospetto di un enorme albero, una grande quercia, che, senza peraltro suscitare particolari sorprese, si rivela essere una specie di Ent. Il suo nome è andato perduto nei fumi del sonno, e quindi lo chiameremo Grande Quercia Saggia. La Grande Quercia Saggia, del tutto insollecitata, tenta disperatamente di avviare una nuova quest, parlando a lungo di un malvagio eremita che ha rubato la sua ghianda (sic). “Ma non ne hai altre?” chiedono sospettosi gli avventurieri. “Quella era la MIA ghianda!” risponde l’albero come lapidale spiegazione. Abituati a prendere tutto per buono, gli eroi proseguono la conversazione, tentando astutamente di carpire qualche dettaglio sui licantropi che stanno cercando: “Ah,… Leggi tutto »La Grande Quercia Saggia

Miniature

Nel corso dell’avventura, i nostri eroi si recano su un promontorio roccioso per avere una migliore visione dell’area circostante. “Da questa altezza riuscite a dominare una grande foresta di fronte a voi”, descrive epico il Diemme. Il gruppo decide di addentrarsi nella foresta scendendo dalla roccia sull’altro versante, “OK, quanto è alta questa roccia?” chiedono misurando le proprie corde, “6 metri!” risponde sicuro il Diemme. Gli avventurieri alternano sguardi perplessi tra di loro e le cime degli alberi che stanno dominando, poi commentano “… deve essere una foresta bonsai…”

Posizioni

Durante un combattimento si rende necessario verificare la posizione di tutti i personaggi coinvolti. Tibidì: “Il lupo a che distanza si trova ora?” e il Diemme “A circa 60 metri” “Ok, e i suoi compagni?” “A 30-40” “E noi?” Interviene il nano Protto “A 90, come al solito…”

Ottimizzazione degli incantesimi

Approssimandosi il combattimento con un Kuo-Toa Demoniaco, il gruppo decide di spendere qualche turno a potenziarsi. Gli utenti magici della compagnia cominciano quindi a lanciare benedizioni, resistenze, preghiere e qualsiasi altro incantesimo contenente un “+” nella sua descrizione. Inizia il combattimento, il nano Protto carica e con un potente critico elimina immediatamente la malvagia creatura. Tra lo sgomento degli astanti si ode una voce “Presto! Qualcuno lo resusciti prima che si esauriscano i buff!” [NdLegolas: Questa Tales in realtà risale a gennaio, ma era rimasta nascosta tra i meandri del mio disorganizer, mi scuso per la grave incongruenza cronologica]

Conversioni

Dopo decenni di D&D la compagnia ha deciso di passare a Pathfinder.  Ovviamente non si vuole rinunciare ai personaggi così duramente sviluppati nel corso degli anni, quindi tutti procedono  alla loro conversione. O meglio, quasi tutti. Infatti per motivi ignoti ai più il giocatore di Greg House ha deciso di creare un personaggio ex novo del primo livello. Nasce così per noia il nuovissimo e originale Bonzo Jae, Druido accompagnato da un orso come familiare. E poco importa se anche il vecchio Greg House era un Druido che  aveva un orso come familiare. La fondamentale differenza è che con la conversione Greg House sarebbe stato del settimo livello, Bonzo Jae invece è del primo… Contento lui…

Dolci Ricordi

Il gruppo attraversa un momento amarcord, e decide di raccontare ai nuovi arrivati dei loro personaggi ormai pensionati: “Shamballa aveva la pelle di porcellana”, rimembrano ad un certo punto, “… mezza elfa e mezza cessa!”  

Diplomazia di livello

I nostri eroi incontrano un guardiano serpentiforme che, per una volta, non vuole combattere, ma parlamentare… anche perché in quel dungeon era rimasto solo lui e un paio di mephit troppo malandati per prenderli in considerazione. “Il mio nome è Skassik” si presenta mite l’uomo-serprente, “Ah!” ribatte Raba, “e il cognome è ‘La Minki@?’” Diemme:”Ok, tirate per l’iniziativa…”

Fuoco, Zolfo e Barbari

I nostri eroi si stanno avvicinando ad una nuova stanza che il Diemme prontamente descrive “la stanza non è completamente visibile, perché coperta da una fitta nebbia fortemente odorante di zolfo”. “Bene!” dichiara Raba il Barbaro, “Attivo le mie due spade fiammeggianti ed entro! Uaargh!” L’esplosione è stata chiaramente udita a diversi chilometri di distanza.