Porte IV
Nello medesimo dungeon di cui sopra, oramai pronti ad ogni stranezza, i nostri eroi si trovano improvvisamente davanti ad un ingresso molto particolare. Infatti, a detta del Master, trattasi di una “porta senza porta”…
Nello medesimo dungeon di cui sopra, oramai pronti ad ogni stranezza, i nostri eroi si trovano improvvisamente davanti ad un ingresso molto particolare. Infatti, a detta del Master, trattasi di una “porta senza porta”…
Gli ennesimi eroi entrano in una stanza particolarmente assurda. Pur abituati ad incontri paradossali essi si arrendono di fronte ad una stanza con ben 3 porte “attaccate” al muro.
I giocatori contestano al Master di non aver mai varcato una porta. Il DM diplomatico risponde: “Voi la porta l’avete superata in quanto pagina dell’avventura…”
Attaccati da un’enorme creatura divina (tal Terrasque) i nostri eroi tentano di fuggire da una cittadella oramai condannata e chiedono al DM quali vie di uscita ci sono: “La città ha due porte, una a est ed una a ovest” risponde il master, al che i furbi giocatori domandano: “Il Terrasque da dove è arrivato?” e il DM: “Dalla porta a sud…”
Tratto dal diario di un povero defunto trovato in una prigione. “Ero un povero pastore e pascolavo….” Non siamo riusciti ad andare avanti….
Avendo deciso che dei Gibberling con turbe sessuali (di cui poco sopra) potrebbero essere pericolosi, i nostri eroi si accingono a fuggire, quando una delle creature “li prende per le braccia” (sic)
Il DM – “Nella stanza c’è uno scheletro!” e Bagamar sospettoso: “Ma è vivo?”
Un vecchio commenta alcuni tragici avvenimenti accaduti nel suo paese: “E’ un’era maledetta!… E’ scritto!” sbotta e Valtor incuriosito chiede: – “Perché avete le Scritture?” “No, ma si dice così in questi casi!”
Durante l’ennesimo estenuante viaggio, il DM comunicò: “Avvistate un crinale dell’altezza di circa 3.000 metri”. I nostri avventurieri domandarono quindi a che distanza si trovasse quel crinale… “Circa 9 metri di distanza!” fu la laconica risposta del Master. Alle argomentazioni che seguirono, atte a dimostrare che un qualsiasi oggetto alto 3.000 metri sarebbe visibile da piuttosto lontano fu risposto che gli avventurieri, con tutta probabilità, avevano marciato fino ad allora “con la testa bassa”…