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La Biblioteca

Magia Gastromantica

Di tutte le scuole più oscure e poco comprese dalle razze che usufruiscono della magia, la Gastromanzia è quella più oscura e affascinante di tutte. Si dice che la Gastromanzia non nacque assieme alle altre scuole dell’Arte, ma seguì un percorso simile ad altre forme di magia, come la Trama d’Ombra o la Magia Improbabile(che tratteremo nel prossimo tomo). Dopo la grande battaglia fra Selune e Shar, sul campo di battaglia erano sparse tante piccole divinità in fasce: c’era Tempus che finiva i giochi sempre in rissa, Ilmater che non finiva mai di piangere, Gruumsh che picchiava Corellon… una vera cagnara. Ma, dopo tanto tempo passato a “giocare”, a tutti i piccoli dei venne fame, e Selune non riusciva ad… Leggi tutto »Magia Gastromantica

De-Odoral, mago elfico

Storia e Incantesimi di De-Odoral, mago elfico Secoli e secoli fa, quando il mondo era ancora giovane, il bisonte correva nelle praterie e Tyr aveva ancora la sua mano, nacque nel Faerun un potente mago elfo, De-Odoral che aveva nel suo animo la più grande virtù e passione degli elfi: la cura del make-up. Questo mago, come tutti i bravi PNG, aveva un obbiettivo nella vita, nato dallo shock della morte del padre, Rim-El, che morì servendo il più stiloso e figo re elfico che, dopo Valenzil il Superiore, aveva mai regnato su un reame elfico: Ailainer dagli Occhi Scuri. Durante una battuta di caccia alla ricerca di bile di orsogufo anziano, i cacciatori del re, comandati da Rim-El incapparono… Leggi tutto »De-Odoral, mago elfico

L’equipaggiamento dell’Elfoladro 1

Amici dell’elfoladro, ho deciso di trasformare in tale un progetto iniziato da me e kurama qualche tempo fa, ispirato al leggendario Manuale dei livelli Infimi. Abbiamo deciso di trasportare tutto l’equipaggiamento possiblie presente in D&D e adattarlo all’ambientazione demenziale dell’elfoladro 😀 (con qualche speciale sorpresina per i rastamanni) Per questioni di comodità scriverò un po’ di tale dividendo la massa di equipaggiamento tra tutte, per evitare di scrivere 1.487 righe in una sola 😀 Armatura di cuoio broccato: quest’armatura è costituita da svariate fasce di cuoio morbido ricoperto di vari strati di tessuti diversi (principalmente seta e cotone) ricamati a broccato in modo che ad ogni movimento del proprietario essi ondeggino in modo costante. E’ sostanzialmente identica all’armatura di cuoio… Leggi tutto »L’equipaggiamento dell’Elfoladro 1

Io Diemme

In principio si dischiuse la Scatola Rossa. Da essa scaturì il Potere che generò i Personaggi, destinati a bilanciarlo.

A quel tempo esistevano solo una taverna ed un dungeon. I primi Personaggi indossavano l’equipaggiamento standard e non avevano la più pallida idea di cosa fosse un dungeon, nè del perché dovesse diventare improvvisamente importante nelle loro esistenze.
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Capitolo VI

Considerazioni sull’inutilità di capire il perché certi avvenimenti accadano, sono già state fatte in altra sede. Procedemmo quindi con comprensibile tranquillità ad esplorare la struttura nella quale ci trovammo improvvisamente, sinistramente familiare, senza troppe domande e con una certa rassegnazione. Capimmo subito, stranamente, che eravamo di nuovo nel palazzo del nostro arcinemico “Wazor” e che, incredibilmente, ci veniva data una seconda opportunità di porre rimedio ai disastri che avevano devastato la nostra terra. Quasi noi lo volessimo davvero fare. Memori del precedente fallimento evitammo stanze da cui si udivano rumori metallici, lasciamo giocare tranquillamente dei gattini con la loro palla e proseguimmo l’esplorazione del dungeon, mandando in avanscoperta il prode Bagamar che, incomprensibilmente, ma perfettamente in linea con il personaggio,… Leggi tutto »Capitolo VI

Capitolo V

Giungemmo presto alla conclusione che in quel sotterraneo c’era rimasto ben poco da fare o più semplicemente, come qualcuno borbottava “probabilmente il mostro più grosso l’abbiamo già ucciso”. Lasciammo quindi carichi di nuovi tesori il triste antro e ci rimettemmo lungo la strada rivolti non si sa bene verso dove. Fatta poca strada ci ritrovammo davanti al miglior tentativo di morte eroica per un messaggero. Infatti un individuo indossante l’uniforme della Guardia Granducale, coperto di sangue, giaceva lungo il lato del sentiero, pronto a spirare non appena consegnato a noi chissà quale importante messaggio. Tale fine gloriosa e di sicuro effetto fu impietosamente impedita da Duncan che inondò il povero milite di incantesimi di guarigione. Contrariato dal non aver potuto… Leggi tutto »Capitolo V

Capitolo IV

Tornammo rapidamente dal disgraziato contadino, cui Duncan ribadì il proposito di ridurne in schiavitù il figlio. Quindi, seguendo il corso del fiume, ci avventurammo in lidi sconosciuti. Ma che eravamo sulla giusta via ci fu prontamente indicato dal rinvenimento di un nuovo cadavere. Fatta poca strada, fummo circondati da una banda di ladri. Grazie alla mia capacità di riconoscerli subito come tali e soprattutto alla pietosa immagine del bambino schiavo del nostro chierico, non fummo subito attaccati. Anzi, la capobanda ebbe l’accortezza di ascoltare la nostra storia e di esaminare la nostra mappa che tra le altre cose conteneva una lettera di amore a lei indirizzata. Sconvolta la ladra corse con alcuni uomini verso il luogo dove avevamo trovato il… Leggi tutto »Capitolo IV

Capitolo III

Il viaggio verso il meritato riposo fu di una velocità sconcertante. Fummo quasi immediatamente assaliti e rapiti da una banda di hobgoblin e ci ritrovammo, chi nudo chi in perizoma, chiusi in una oscura caverna. Nostri allegri compagni di prigionia un gruppo di contadini emaciati, una coppia di elfi, un mezz’elfo dalle mani spappolate, uno gnomo assorto in astruse considerazioni, un folletto cui avevano strappato le ali, una spia goblin, un hobgoblin contestatore, un vecchio mago rincoglionito e last but not least una nobile elfa di rara bellezza, sottolineata anche dal fatto che anch’ella, come tutti gli altri, era completamente nuda. La seconda cosa che ci sconvolse fu invece il fatto che nessuno poteva lanciare incantesimi, né maghi né chierici.… Leggi tutto »Capitolo III

Capitolo II

Fu allora che i miei compagni notarono uno strano vecchietto in odore di santità sbucare convenientemente in tutta sicurezza da una vicina foresta che fino ad allora nessuno aveva notato. Bergstein in preda ad una crisi mistica a tale visione, gettò tutti i propri indumenti a terra urlando “Ho visto la luce!!” e si gettò ai piedi del vecchio che ne rimase piuttosto disgustato. Borbottò quindi una via di mezzo tra un ringraziamento per aver salvato la terra (o quello che ne rimaneva) e una ramanzina per aver perso un sacco di tempo a dormire e a farsi i fatti propri (anche se il termine esatto fu diverso) mentre il Tarrasque devastava il mondo conosciuto e anche parte di quello… Leggi tutto »Capitolo II