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Capitolo VI

 

Il combattimento si rivela sorprendentemente breve e tutto sommato semplice. I mostri vengono eliminati rapidamente e anche la loro abitudine di tramutarsi prima in pietra e poi in
polvere, una volta deceduti, non da nessun problema, se non un leggera noia nell’attendere il passaggio alla polvere per poter recuperare la propria arma.

Per procedere più velocemente verso una missione già probabilmente destinata al fallimento, i nostri eroi decidono quindi di impadronirsi del carro dei sedicenti monaci, si fiondano quindi tutti sopra salvo scoprire che il carro è trainato da un allegra coppia di cervi. Improvvise immagini di un tizio barbuto e vestito di rosso che svolazza per i cieli sconvolgono per un momento le menti del gruppo.
Ripreso però controllo della situazione, il carro viene lanciato ad una velocità moderata verso est.

Fatti pochi metri, il fine olfatto degli avventurieri coglie uno strano odore di fumo nell’aria.

“Pare fumo di un grande incendio!”

“Eh, ma da dove proviene?”

“Uhm, da nord!”

“E noi dove dobbiamo andare?”

“Ad est!”

“Ok, lasciamo bruciare, proseguiamo verso est!”

I nostri proseguono quindi indifferenti l loro viaggio, ignari che da lì a poco il fumo sarebbe diventato estremamente denso e l’odore di bruciato terribilmente pungente. Tanto
da spingerli ad andare ad investigare con un sospiro rassegnato. A quel punto, avevano compreso, non si sarebbero mai sbarazzati né del fumo né dell’odore finché non avessero scoperto che cosa li emetteva.

Una triste scena accoglie il gruppo da lì a un breve viaggio di distanza. Il ridente villaggio di Que-Shu, dimora di Goldmoon e Riverwind, è completamente raso al suolo.
Cadaveri bruciacchiati giacciono ovunque, le case carbonizzate, addirittura fusa la grande costruzione in pietra al centro del villaggio.

Davanti a tanta devastazione Riverwind, sconvolto, comincia a scavare con il dichiarato intento di seppellire i poveri resti. Quella che sarebbe stata cantata dai bardi come una grandissima
dimostrazione di forza e caparbietà, viene però interrotta quando gli viene fatto notare che i corpi sono migliaia e che avrebbe impiegato mesi per sotterrarli tutti. Di fronte all’impossibile, il barbaro indurisce lo sguardo, ci pensa un po’ su, poi sbotta “vabbè” e si allontana scrollando le spalle.

Nel frattempo Tas ha esplorato il villaggio, per scoprire una sorta di patibolo dove sono appesi i corpi di due hobgoblin. Un cartello appeso dichiara testualmente “Questa è
la punizione per chi si dimostra troppo tenero!” firmata “Verminaard”

Solo a questo punto Goldmoon da sfogo alla sua angoscia e dice: “Togliete di lì quei cadaveri!”

“Perché?” domandano gli altri

“Perché ci stanno male…” risponde con piglio da fine esteta

Il gruppo ha poco tempo di allibirsi perché Tanis ha trovato le tracce di possibili sopravvissuti!
Riverwind deciso fa per dirigersi verso le vicine montagne in cerca dei resti del suo popolo, ma viene fermato dai compagni:

“Ci sono stati dati solo due giorni per completare la nostra missione e ne abbiamo già perso uno” gli viene fatto notare

“Ah sì?” risponde fiero “Ok, allora proseguiamo…” e si avvia tranquillo verso il carro…

Legolas
Author: Legolas

Nasce nel 69 ma non se ne vanta, dopo 30 anni decide di aprire un sito internet a cui si affeziona e non lo chiude più.

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