Ricordiamo la morte di Baltoi, nano ladro non sopravvissuto alla sua prima avventura, che quasi riuscì a completare la missione mentre i suoi compagni rischiavano la vita là fuori.
La sua inventiva gli permise di infiltrarsi nel covo dei briganti fingendosi innocuo; la sua destrezza gli permise di sciogliersi dai legacci e aprire ogni porta e forziere; il suo acume gli permise di trovare i documenti trafugati ch’era stato inviato a cercare; il suo fine orecchio gli permise di trovare un’altra uscita che si perdeva nell’oscurità; la sua esperienza gli permise di valutare i pezzi della refurtiva.
Mentre, a fargli valutare i pezzi dando esattamente le spalle alla porta sprangata e da lui spalancata dalla quale proveniva quello strano rumore, fu chiaramente un fatale attimo di scemenza.
I compagni, anch’essi finiti tra le provviste dell’aracnoide nel tentativo di salvare Baltoi, arrabbiati non posero la lapide.