A seguito di un agguato nella gola di un canyon da parte di malviventi particolarmente vendicativi, ser Landok Feras (guerriero) e Cesar (evocatore) passano a miglior vita.
Nibel Galla (ranger) e Tonfo (gnomo ladro) non si arrendono alla dipartita dei compagni e, sicuri del denaro in loro possesso, si dirigono verso il rifugio di un druido che si dice sia in grado di riportare in vita i morti.
Arrivati sul posto – un boschetto un po’ malsano con laghetto putrescente al centro – fanno la conoscenza del druido, sotto forma di serpente gigante.
Il potente incantatore non accetta denaro in cambio dei suoi servigi ma impone sul petto dei nostri eroi un marchio maledetto.
Segue il rito di reincarnazione: fagocita prima ser Landok che dopo un’oretta circa viene risputato sotto forma di un elfo.
Poi è il turno di Cesar. Il druido/serpente sputa un ragazzino lentigginoso con i capelli rossi.
Nibel: Cesar! Ti senti bene?
Cesar: non chiamarmi più così…non sono più Cesar…chiamatemi Cesar 2.0