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A tavola

Dopo mesi e mesi di lotta per uscire da un dannato sotterraneao in cui il gruppo ha copiosamente versato lacrime,sudore e sangue(e non necessariamente in quest’ordine),finalmente si riesce ad intravedere di nuovo la luce del sole.

I personaggi vengono a questo punto avvicinati da un individuo familiare(almeno agli unici due pg sopravvissuti del gruppo iniziale)che offre loro cibo e riparo dicendo inoltre che ha cercato di localizzarli per settimane e deve riferire loro importanti notizie.
Non avendo nulla da fare i pg accettano l’offerta e si lasciano accompagnare nella dimora dell’uomo che vive assieme ai suoi discepoli(una casa di chierici seluniti si scoprirà in seguito).
Alla fine dopo le prime discussioni arriva il momento della cena ed i pg prendono posto.
"prego servitevi"dice cortesemente il padrone di casa.
"no,grazie.non ho appetito."replica freddamente il chierico di Velsharoon che troppo tardi aveva capito in che razza di posto fosse capitato.
"Ma sei paranoico, come fai a vivere così!!"sbotta il barbaro"sei un elfo!Non puoi vivere secoli e secoli in questo modo.io non ce la farei."
Il chierico lo ignora e resta sulle sue.
Durante la cena il sacerdote di selune decide che è ora di passare alle discussioni serie e,per sicurezza,lancia l’incantesimo zona di verità sulla stanza.

"dunque avete affrontato molte difficoltà prima di uscire dal sotterraneo?"domanda con fare accomodante.
L’altro chierico(questo venera Helm) ed il guerriero del gruppo si lanciano a ruota libero nel discorso con l’anfitrione che li ascolta senza interromperli almeno fino alla frase"…e poi abbiamo anche combattuto contro una vampira!"

L’uomo trasale"una vampira?!"

Nel frattempo da sotto il tavolo da parte del chierico di Velsharoon vola un calcione diretto ai due compagni che però neppure se ne accorgono e continuano.
"si,ma per fortuna l’abbiamo sconfitta."esclamano orgogliosi.
"ah,è un sollievo sapère che un simile abominio sia stato distrutto"mormora il vecchio decisamente tranquillizzato.

"hem,non esattamente…"replicano i due mentre il compagno scocca loro un’occhiata al vetriolo.

"come sarebbe a dire?"
"bhè,sai..l’abbiamo sigillata in una bottiglia…"rispondono i due mentre dall’altro lato del tavolo giungono occhiate talmente roventi da poterci cuocere le bistecche.

"e dove l’avete lasciata questa bottiglia?quell’essere è pericoloso e deve essere distrutto!"strilla il vecchio preoccupato.
"ce l’ha lui!"ribatte la coppia all’unisono indicando il chierico dall’altro lato della tavola.

Il compagno sorprendentemente calmo risponde con voce bassa e rilassata:"Keyv,Fozan…prima o poi vi strapperò la lingua per questo.E grazie all’incantesimo del tipo qui presente potete essere certi che quello che vi stò dicendo è la sacrosanta verità".

Poi si rivolge al barbaro urlando:"E mi spieghi come c@##o fai a non diventare paranoico avendo intorno dei simili imbecilli?!!"

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