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Che cosa ha intenzione di fare?

Wilhelm, l’alchimista dei Neph-Busters, ama essere teatrale quando ostenta i -spesso disgustosi- risultati della sua folle scienza. Questa volta vuole rivelare al gruppo di essere in grado di sfilarsi la pelle e animarla…   Wilhelm: Anzitutto mi levo la palandrana, è la prima volta che mi vedete senza. Poi mi spoglio e rimando a torso nudo, con solo il perizoma, e vedete che sono pieno di cicatrici.     *rivolgendosi al gruppo* Quello che sto per fare è un po’ brutto, signore distogliete lo sguardo…  Zadok: Se si sfila le mutande l’ammazzo!

Un occhio della testa

Il gruppo inizia la propria avventura rinchiuso in una prigione sotterranea. Tutti insieme espongono varie possibilità sul cosa fare dopo essersi liberati e, da buon barbaro qual’è, Zethras il Cimmero pensa come prima cosa alle proprie armi:   Zethras: “Devo recuperare la spada” Giò: “Ma che te ne frega? Ce ne sono a milioni in tutta Hyboria!!!” Zethras: “Si, ok, ma mi è costata un occhio della testa quella spada! Non della mia, di testa, d’accordo, ma pur sempre un occhio della testa!”    

Sessione a Luci Rosse (di vergogna)

Il gruppo si ritrova contro l’intera guardia reale con l’accusa di regicidio. Ma, prima di scappare dalla capitale, Zadok s’impunta di portare con loro anche il capitano Theros: avendo più volte aiutato il gruppo sarebbe stato sicuramente arrestato con l’accusa di collaborazionismo la mattina dopo e usato come capro espiatorio. Il guaio è che il master non l’aveva previsto e ne nacque una magnifica sessione inventata a braccio…       Xavios: “È tornato in città dopo mesi: sarà sicuramente andato dalla sua donna.” MaxiMaster: “Da quello che ti aveva detto una volta, la sua donna si chiama Agata. Lavora nel bordello più lussioso della città: la Pineta.” “La Pineta? Ma cos’è, il nome di un ristorante! T’immagini i mariti?… Leggi tutto »Sessione a Luci Rosse (di vergogna)

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Master: Il terreno è disconnesso… Cesar (evocatore): …deve essere il cavo del modem.

Nato sotto il Segno dell’ Uno

Oltre al nome proprio e all’abilità con l’arco, Saevel Dreadstorm ha ereditato dal vecchio personaggio anche una sfortuna degna di Paperino: in genere non tira meno di tre 1 a sessione, con una media sul d20 del 4 e mezzo. In un momento di calma, il DM ci propose di tirare 1d12 e 1d30 (esistono!) per determinare a caso la data di nascita dei nostri eroi. Sulla scheda di Saevel ora v’è scritto   Data di Nascita : 1° Gennaio.   Mi sa che, a tirare anche il d7, scopriremo che è nato di lunedì…

Diplomazia, questa sconosciuta

Il gruppo, composto da Arden (Umano Duskblade), Yathien (Elfo Esploratore/Ranger), Morrn (Mago) e Doyle (Paladino Della Libertà) si è avventurato da giorni su di una montagna per cercare di scoprire l’ubicazione del laboratorio degli Zern (una razza dedita ad esperimenti su cavie vive che ha rapito, tempo addietro, un gruppo di Licantropi, che nemmeno a dirlo i nostri eroi stanno cercando di recuperare). Dopo svariate peripezie, tra cui uno scontro con una salamandra del gelo, il gruppo arriva in cima e viene accolto da un gruppo di militari che presiede un avamposto sulla vetta. Privati delle loro armi, vengono condotti dal comandante delle guardie e viene concesso loro di restare per la notte. Mentre le guardie dormono, Yathien ha la… Leggi tutto »Diplomazia, questa sconosciuta

Il “Gegno” del Male

Niente da fare: nonostante le settimane di tortura a opera degli gnoll, il prigioniero si rifiuta di parlare. Nemmeno con le buone il gruppo ottiene qualcosa.   Interviene l’inquietante ombra non-morta di Wilhelm (con voce sepolcrale): “Portate il prigioniero dal Padre…. Egli lo ucciderà, lo riporterà in vita come schiavo e allora non potrà più opporre resistenza… “   Zadok: “Qualcuno mi ripete per la centesima volta perché teniamo un mostro del genere nel gruppo?”   Wilhelm: “Perché sono un genio!”   *risata corale*