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Il varo

Il gruppo è rimasto intrappolato in un semipiano di estensione indeterminata. Dopo rapida esplorazione si arriva ai limiti della zona civilizzata e abitata(dagli altri “prigionieri) che passa da concreta e solida ad un latteo indeterminato nulla. Gli intellettuali del gruppo(la stregona ed il guerriero !!!)valutano se vale la pena e e come studiare quello strano ambiente.

Antigone la Stregona: “Potremmo legare Lando ad una corda e buttarcelo dentro. Poi,ammesso che sia ancora vivo, potremmo recuperarlo.”

(Lando è il sicario(pathfinder, una via via di mezzo tra ranger e ladro) ed è stato scelto per meriti di peso, in quanto il guerriero è un nano e quindi la stregona non sarebbe mai riuscita a sopraffarlo tantomeno a spingerlo oltre il bordo e l’ultimo membro del gruppo, un oracolo, pur essendo umana ha un fisico drammaticamente simile a quest’ultimo ).

Gastro Forterutto: “Si, però prima dovremmo ribattezzarlo Ur-Lando”

Segue asfissia da risata nell’immaginare il sicario girare nel nulla cosmico urlando.

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