Nella cripta antica, dopo 15 livelli passati a martellare teste, ebbe così termine il cammino di Tormod, il ferale dall’aspetto di tasso umanoide, possente guerriero, capace taverniere e implacabile put***niere.
Tormod, il cui martello d’adamantio abbatteva ogni ostacolo;
Tormod, che seminò il terrore in una centuria di soldati falcidiandone metà da solo;
Tormod, che sopravvisse alle fauci di un drago con inventiva e coraggio;
Tormod, la cui dotazione di punti ferita era superiore a quella dei suoi tre compagni messi insieme;
Tormod, che si piegò solo di fronte al blasfemo potere del suo maestro non morto, apprendendo il valore dell’amicizia da coloro che lo salvarono;
Tormod, punto fermo della squadra e fonte di sicurezza con il suo commento a ogni situazione: “Mi trovate al bordello!” ;
Tormod, che tutti ricordano per la magnanimità con cui evitò di gonfiare di botte l’infausto Yathien;
Tormod, che davanti a cinque golem di ferro li assaltò furiosamente, lasciandoci accerchiare e ridurre in polpette con tutta l’armatura.
Saevel lo Sfortunato recuperò il martello dell’amico dalle sue spoglie, affinché anche dall’aldilà potesse continuare a combattere con loro.
Tutta AErion è in lutto per la perdita. O perlomeno le prostitute.