Durante il corso dell’avventura il povero Artemius perde un occhio e
l’altro se lo ritrova al limite della cecità, a causa di un tiro mancino della
fionda di cui sopra
Ritornati in città chiede per un guaritore o un sacerdote che lo possa
curare e/o rigenerare. I cittadini gli fanno notare che l’unico guaritore
presente in città è l’oste di una nota taverna.
Dopo lo sbigottimento iniziale, Artemius si dirige verso la locanda,
seguito
da Ragnarok e dal suo dito blu.
Artemius: “Vado dall’oste, allora.”
DM: “Va bene, è lì dietro al bancone”
Artemius: “Scusi, ho saputo che lei è il guaritore, da queste parti. Non è
che mi può fare qualcosa per l’occhio? Tra l’altro anche l’altro è mezzo
cieco.”
Oste: “Certo!!”
DM: “L’oste apre un cassetto, tira fuori una biglia di vetro e ti fa: “Toh!!”
Artemius: “…”
Artemius: “Hemmm, veramente ne vorrei uno funzionante.”
DM: “L’oste apre un altro cassetto, tira fuori un paio di vernici, un
pennello, ci disegna su un bel tondino nero. “
Artemius&Ragnarok: “…(ommioddio)…”