Terminarono nella capitale le disavventure di Yathien, l’elfo dei boschi ranger/scout/segugio/piantagrane, dopo aver passato tutti gli 8 livelli della sua carriera a cercare di farsi ammazzare.
Per agire a vantaggio dell’organizzazione di elfi nazisti a cui apparteneva, e che ormai lo considerava niente di piu di carne da cannone, passò da Legale Neutrale a Caotico Malvagio, senza mai perdere occasione di uccidere, torturare e in generale fare il cattivo, con risultati tali che il gruppo lo aveva soprannominato Dick Dastardly.
Ma niente fermò la sete di sangue di Yathien:
Nemmeno quando lo gnoll inferocito tentò di strangolarlo pur di azzittirlo,
Nemmeno quando i suoi compagni gli assegnavano ruoli suicidi nei piani di battaglia,
Nemmeno quando rifiutò di arrendersi venendo torturato per settimane,
Nemmeno quando finì quasi annegato dalla kelpie con cui sprezzante del pericolo giacque,
Nemmeno quando un licantropo -stanco di essere continuamente dileggiato- gli tatuò sulle terga la scritta CRETINO e lo abbandonò legato con un robusto ramo nel retto,
Nemmeno quando i suoi compagni lo ritrovarono e fino al mattino non toccarono né lui, né la corda, né il robusto ramo nel retto, pensando “va’ che è la volta buona che mette giudizio”,
Nemmeno quando tradì spudoratamente l’organizzazione a cui si era votato anima e corpo per non si sa bene quale ragione,
Nemmeno quando fu evidente a tutti che era talmente detestabile che persino il suo giocatore godeva nel farlo soffrire,
Nemmeno quando sobillò la folla scatenando una feroce sommossa contro il governo dell’isola, perché si rifiutava di affrontare una coda di due ore.
E quando, con un esercito che si apprestava, il suo spirito indomabile lo spinse a uccidere il nobile ufficiale invece di arrendersi, al grido di “Basta, non cerco neanche più di salvarti, non avrebbe senso!” Il Master fece uscire dalle fila delle truppe un paladino che, punendo preventivamente il male, lo caricò come il bersaglio di un torneo infilzando Yathien e mezzo metro di muro dietro a lui.
Vogliamo ricordarlo così, si dovrebbe scrivere a suo epitaffio.
In realtà non vuole ricordarlo nessuno.