Invitato a una cena di gala dalla nobiltà elfica di Selgaunt, Roy il bardo ha ferma intenzione di non veder sorgere l’alba andando in bianco. Purtroppo, la sua ottima fama e la sua parlantina sciolta si scontrano con la dura realtà del cortese razzismo elfico…
DM: Sei praticamente diventato l’anima della festa: soltanto, è palese anche a te che che le nobildonne elfiche sono affascinate quanto potrebbero essere affascinate da un’abilissima scimmia ammaestrata.
Roy: All’inferno! Mi apparto un momento, mi lancio alterare se stessi e mi trasformo in un elfo! Tremate elfe!
*doverosa stretta di mano di Lavos-D, con applauso generale*
Tiro di Carisma: 1.
DM: La scena è più o meno questa: hai tampinato la più bella del mazzo, è affascinata da te, e al momento di passare ai fatti si nega con un “Mi dispiace, sei straordinario ma sono etero…”
Roy: Oh, al diavolo: vado via dalla festa e passo il resto della notte in un bordello!