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I Due Caballeros in: Una Missione coi Baffi (a Manubrio)

Sessione western a Deadlands, con due protagonisti d’eccezione:

Aquila Rossa, il misterioso bandito che ruba ai visi pallidi per dare ai fratelli rossi, con tanto di fazzolettone sul volto, aquila tatuata sul petto, tomahawk in mano e una scalogna ai dadi che non vi dico. O, come lo descrive il suo giocatore, “un india-ninja, insomma un  Ninjano“.

El Churro, panciuto messicano dotato di un talento naturale per gli esplosivi, un sombrero formato famiglia e una fortuna ai dadi che non vi dico. Si rivolge al suo pard chiamandolo Paco, Pablo, Pedro, Pancho, Pepe, José, Ramon, Pepito e ogni altro nome ispanico. Tanto non l’azzecca mai, visto che viaggia con un sioux.

 

 


 

I due marciscono in galera per orrendi crimini contro la morale (essere un muso rosso e un messicano panciuto col sombrero), finché non entra nella cella lo sceriffo coi baffi a manubrio. Perché tutti gli sceriffi del West hanno i baffi a manubrio, ce l’hanno nel contratto…

 

DM: La serratura scatta due volte, la porta si apre e i baffi a manubrio dello sceriffo vi fissano.

Aquila Rossa: Rimango in soggezione. Posso sfidare lo sguardo dell’ uomo bianco, ma è la prima volta che vengo fissato da dei baffi a manubrio…

 

 


 

 

I due vengono convinti dallo sceriffo coi baffi a manubrio (convinti a parole, no coi baffi a manubrio) a recarsi a convincere un villaggio nelle vicinanze ad abbandonare tutto e dare alle fiamme le case prima dell’arrivo dei soldati dell’Unione. Missione impossibile? l’alternativa era marcire in galera “finché non diventate bianchi perbene”.

 

El Churro: Ay! ce l’han tuti con me porqué soy mexicano in tierra d’America!

DM: Può sempre andare peggio: pensa a una messicana lesbica obesa in Louisiana…

 

 

 


 

 

Aquila: Preparo le provviste; sarà un lungo viaggio.

El Churro: Nell’equipaggiamento mi prendo un ukulele (sic!) così suono Cielito Lindo mentre lo canto! Ah…ma non ho l’abilità per suonarlo! Non l’ho trovata!

DM (rivolgendosi ad Aquila in tono paternalistico): Sarà un luuuungo viaggio…

 

 


 

 

Durante una scaramuccia con un drappello di soldati dell’Unione, Aquila Rossa finisce sforacchiato come una pancetta lasciata ai vermi, mentre El Churro mette a segno un colpo sbalorditivo contro il tenente avversario.

El Churro: Ventotto danni! La sua testa vola e finisce in un altro Stato!

DM: Sì, vola in Louisiana, dove finisce esattamente in mano a una messicana lesbica obesa che viene accusata di assassinio e linciata sul posto. Ce l’avrai sulla coscienza!

 

 


 

 

Più tardi, trovandosi a un passo dall’andare a spalar carbone nelle caldaie di Satanasso, Aquila Rossa passa sotto le cure di un medico non proprio abile.

Aquila: Avete almeno della corteccia di salice per calmare la febbre?

Medico: Corteccia di salice? Pfui! Cure da ciarlatani! Peggio dell’olio di serpente che vendono in strada. Fidati, muso rosso, e e prendi l’ultimo ritrovato della scienza medica: il chinino!

Aquila: Ma è LA STESSA COSAAAA!!!

 

 


 

 

I due pard avvistano a distanza due indiani che stanno per assaltare un carro con due pionieri. El Churro, bruciando tutti sull’iniziativa, ne accoppa uno con una fucilata magistrale.

DM: Aquila, tocca a te!

Aquila: Volevo sparare ai visi pallidi… meglio che stia a guardare.

 

 


 

 

Il riconoscente conducente, che si presenta come Nathan Crenshaw, è un tipo sulla cinquantina coi baffi a manubrio.

El Churro: Làsciame indovinare, hombre… tu es lo scieriffo de esta città?

Crenshaw: Esattamente! Da cosa si nota?

Aquila: Devono essere i baffi a manubrio… ma non è che per caso lei è parente dello sceriffo di Sacramento?

Crenshaw: No, andiamo dallo stesso barbiere, ce l’abbiamo nel contratto…

 

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