Aragor e Alexander sono ora in viaggio nel loro immenso carcere alla ricerca di altri reclusi e mentre avanzano sperimentano gli effetti, spesso esplosivi, dei sigilli magici che portano addosso. Aragor in particolare nota effetti davastanti ogni volta che ricorre alle sue abilità di paladino.
Giunti ad un piccolo insediamento di reclusi, il duo incrocia una bimba lì reclusa perchè figlia di una necromante precedentemente lì imprigionata. Venuti a sapere che ogni volta che questa bimba piange la gente attorno a lei muore, il duo comincia a fare progetti.
Alexander: “Potremmo lanciarla in mezzo ai nemici: lei si spaventa, piange e li uccide!!”
Aragor: “Potrei evocare la mia cavalcatura! C’è l’esplosione per il mio sigillo, poi le faccio calpestare un piede con lo zoccolo e… bam! Tutti morti!”
DM: “Beh a questo punto perchè non le tirare un morso e la lanciate in mezzo ai nemici al grido di BOMBA IN TRINCEA?!?”.
Tutto questo senza elementi malvagi nel gruppo… poveri noi!